Sei podi e ventuno piazzamenti nelle prime dieci in undici gare stagionali, primo posto nella classifica di specialità. Non c’è solo Sofia Goggia in questa Italia femminile che piace soprattutto per l’atteggiamento: Bassino, le sorelle Fanchini, Schnarf, Delago e compagnia stanno (quasi) tutte mostrando quanto valgono, in attesa che arrivino anche piste più tecniche in velocità. In ogni caso, nel superG di domenica 18 le azzurre dovranno puntare alla vittoria (unico risultato che ancora manca) per quanto si è visto finora nei tratti più tecnici della Oreiller-Killy. I parziali della libera fanno ben sperare.
NADIA FANCHINI – «Siamo una grande squadra davvero, lo sapevamo ed è bellissimo vedere tutte le compagne scendere così. Chi non ha ancora dimostrato quanto vale lo farà – ci dice la bresciana di Montecampione, quarta in discesa, ma migliore in assoluto nel secondo e terzo settore -. Sono molto contenta della mia gara oggi e già a Lake Louise avevo fatto vedere buone cose. Il problema lo conoscete tutti, è il grosso limite sui piani. Ma mi confortano i parziali nei settori più difficili della OK. Insomma, dove c’è da tirare le curve sono lì che me la posso giocare con tutte. Io in ogni caso non sono partita pensando al problema sui piani, assolutamente, ma dando il massimo come sempre dall’inizio alla fine. Lo vedo come un punto di partenza: quando i risultati non arrivano fai fatica a trovare fiducia. Adesso invece mi sento più sicura. SuperG? Proveremo a ottenere il massimo risultato: la voglia di tornare sul podio è tanta. Ci serve anche un pizzico di fortuna, speriamo di trovarla domenica».
ELENA FANCHINI – «Peccato, ho perso mezzo secondo in poche centinaia di metri – ha detto alla FISI -. Sto lavorando su me stessa e penso positivo. Sono sicura che se continuo a sciare in questo modo il grande risultato arriverà perché sento di averlo negli sci. In superG cercherò un piazzamento nelle quindici».