L’impressione, riguardando la discesa libera maschile dello scorso anno su una pista che è praticamente la stessa delle donne (con qualche leggera modifica e tracciato diverso), era proprio quella di trovarsi di fronte a un pendio tagliato su misura per Lindsey Vonn, con i lunghi curvoni tanto amati dall’americana e poco ripido. Dopo il primo training la regina dello sci alpino è proprio lì, davanti a tutte, con il tempo di 1’41”17, in una prova in cui però tantissime atlete (non lei) hanno saltato una o più porte e condizionata dal cambiamento della neve e della visibilità per le atlete scese con un pettorale un po’ più alto. Giornata nuvolosa a Jeongseon, con temperatura un grado sotto lo zero al parterre. La pista olimpica con il tipo di neve trovata in questi giorni è abbastanza facile, ovviamente come al solito tutto dipende dal manto: se fosse ghiacciato, il discorso cambierebbe radicalmente.
TRAINING – Lindsey, pettorale n.7, guida dunque la classifica finale precedendo di un niente, 17 centesimi, la fresca campionessa iridata, nonché vincitrice di tre discese in stagione e leader di specialità, Ilka Stuhec, mentre terza si è piazzata un’ottima Sofia Goggia, a 0”59. La pista si adatta molto bene anche alla sue caratteristiche. Quarta Tippler, con salto di porta, quinta Weirather a 1”06, sesta Fabienne Suter a 1”12, settima Corinne Suter, ottava Cook, nona Siebenhofer, decima Scheyer. Le altre azzurre: 13esima Johanna Schnarf a 2”23, 21esima Federica Brignone a 2”66, 22esima Elena Curtoni a 2”67, 28esima Francesca Marsaglia (con salto di porta) a 3”18, 35esima Verena Stuffer, 41esima Marta Bassino, 43esima Anna Hofer. Non partite Elena Fanchini, che purtroppo ha ancora problemi alle ginocchia, e Mikaela Shiffrin. Da segnalare l’ottimo 16esimo posto di Marie-Michele Gagnon con pettorale n.48, a 2”50.
PAROLA DI GHEZZE – «Siamo partiti con il sole e una neve abbastanza dura. Hanno ‘buttato’ il sale sulla parte finale del tracciato, 15” circa di gara – ci dice il tecnico delle velociste dalla Corea -. Poi è andato via il sole, si è scaldata la pista, è arrivato anche un po’ di vento contro (il vero spauracchio per le gare, NdR) e le atlete scese con un numero più alto hanno fatto davvero fatica a scendere, non venivano più giù in pratica. E in tantissime hanno saltato una o più porte, anche Stuhec e Goggia. L’unica delle migliori che non lo ha fatto è stata la Vonn». Domani seconda prova cronometrata, sempre nella notte italiana. Sabato, alle 3 del mattino italiane, discesa libera; domenica, stesso orario, superG.