Sempre le solite sospette a Jeongseon in Corea, nello stesso ordine e ancora con salto di porta per la slovena e l’italiana, non per l’americana. Due indizi, non ancora una prova certa, ma quasi. Lindsey Vonn, Ilka Stuhec e Sofia Goggia si trovano a meraviglia sulla pista olimpica che ospiterà discesa, superG e combinata alpina ai Giochi di PyeongChang 2018 e lo hanno dimostrato anche al termine del secondo training, finendo ancora una volta rispettivamente al primo, secondo e terzo posto, anche se Ilka e Sofia dovranno per forza sistemare il passaggio dopo un salto (dove puntualmente non prendono una porta) per le gare di sabato e domenica.
PROVA – L’americana sfreccia ancora davanti a tutte con il tempo di 1’39”38, dieci centesimi meglio di Ilka Stuhec (che però ha saltato una porta), seconda; terza Sofia Goggia a 0”93, anche lei con salto di porta. La bergamasca comunque conferma il suo feeling con la pista olimpica di velocità. Molto bene in generale la squadra statunitense, che quando sente profumo di Olimpiadi si gasa: quarta Cook a 1”53, sesta Johnson a 1”67, ottava Wiles (con salto porta) a 1”84, decima Ross a 2”14, dodicesima McKennis a 2”19. In totale, sei americane tra le prime dodici… In mezzo un’ottima Michelle Gisin, quinta a 1”60, che andando così veloce in libera fra un anno prenoterebbe una medaglia nella combinata alpina…. Settima l’austriaca Scheyer, vincitrice quest’anno ad Altenmarkt, staccata di 1”67, nona Tina Weirather a 2”01, undicesima la seconda delle azzurre, Hanna Schnarf, anche lei salto di porta annesso, a 2”19. Quindicesima Verena Stuffer a 2”31, 16esima Rebensburg, 27esima Elena Curtoni, 28esima Marsaglia, 33esima Brignone, 40esima Bassino. Fuori tra le altre Anna Hofer, Goergl e Corinne e Fabienne Suter. Ancora non partita Elena Fanchini.
PAROLA A SOFIA – «La neve è cambiata molto tra le due prove – ci dice Goggia dalla Corea -. Anche se alla fine la discesa non si è velocizzata troppo. Oggi comunque il manto era molto duro e lo sci rispondeva bene. Io ho saltato ancora la stessa porta di giovedì, e in un altro passaggio, più sotto, non sono riuscita a prendere l’entrata delle quattro singole dove avevo ottenuto il miglior parziale nel primo training, ma solo perché ho aspettato troppo ad attaccare una curva, mentre con questa neve conviene farlo subito. La pista mi piace un sacco; io e Stuhec abbiamo appunto sbagliato la stessa porta già saltato nella prima prova, in atterraggio da un salto, dopo una curva a gomito verso destra. Questa volta però per un errore diverso. In generale la pista comunque mi piace molto e penso che prenderò un numero basso per la gara».