Tatticamente impeccabile, anche se al traguardo non era nemmeno contenta della sua prova (troppo esigente con sé stessa?): una Lara Gut perfetta, invece, nell’interpretazione del tracciato odierno, tutt’altro che semplice, si impone in superG a Garmisch-Partenkirchen, come da pronostico, centra la 22esima vittoria in carriera, l’11esima nella disciplina, la terza in tre gare stagionali nel format, quarta in assoluto nel 2016-2017 (si è imposta anche a Soelden in gigante), per il podio numero quarantuno nel circuito. In una giornata perfetta per condizioni meteo, di neve e pista. Cento punti fondamentali anche in ottica classifica generale, con Shiffrin sempre assente in velocità. Primo podio in carriera per l’austriaca Venier, seconda; terza Weirather, sempre costante in superG. Prova più che discreta per le azzurre, in contumacia di Nadia Fanchini e con l’errore di Sofia Goggia: sono comunque in tre nelle prime dieci, Curtoni, Brignone e Marsaglia. Nona Lindsey Vonn, ancora non al top nella specialità, come inevitabile che sia.
GARA – Sulla Kandahar 1 il superG disegnato da Platzer è interessante, tecnico, con un bel “gigantone piazzato” nel tratto centrale: la difficoltà principale era riuscire a spingere sempre, senza perdere la linea. Partenza sul piano, poi tante curve strette, anche sul ripido, prima della Fis Schneise che immette sul tratto conclusivo. Lara Gut regala onestamente una prova da filmare e rivedere durante gli allenamenti: moto migliorata sui piani, da tempo, già davanti al primo intermedio, brava ad assecondare le piccole onde nel primo tratto, la ticinese trova le linee giuste nelle curve strette della zona centrale, senza eccessivi anticipi o tagli, presentandosi sulla Fis Schneise con velocità ideale. Nessun problema sull’ultima curva e vittoria, meritata e netta, 1’17”92, con ampio margine sulla concorrenza. Bravissima e veramente matura, nel momento migliore della sua carriera. Seconda è una sorprendente Stephanie Venier, scesa con pettorale due e a suo agio nella sezione più tecnica del tracciato: alla fine accusa un ritardo di 0”67. Terza, al trentesimo podio in Coppa del Mondo, Tina Weirather, sempre seconda quest’anno nei primi due superG, per una manciata di centesimi rispetto alla ticinese, oggi invece staccata di 0”86, comunque ancora in lizza per la Coppa di specialità; quarta un’ottima Nicole Schmidhofer, giusto davanti a Tessa Worley, quinta, che eguaglia il miglior risultato in superG ottenuto quest’anno in Val d’Isere. Sesta la prima delle azzurre Elena Curtoni, a 1”25, all’attacco come tutte le italiane, brava dopo il terzo posto in Val d’Isere; probabilmente ha lasciato il podio, distante quattro decimi, per un piccolo errore nella zona della “Holle”. Settima Federica Brignone a 1”44, al miglior risultato stagionale in superG: può essere contenta. Ottava Kling, nona una Lindsey Vonn ancora distante dal top in questa specialità (prima dei Mondiali però c’è ancora Cortina), com’è anche normale che sia, decime ex aequo Francesca Marsaglia (miglior parziale tra primo e secondo tratto!) e Ricarda Haaser, pettorale 38, quest’anno nella dieci anche in gigante e (ieri) in discesa. Occhio all’austriaca classe ’93, vincitrice di quattro giganti in carriera in Coppa Europa, in crescendo rossiniano di forma. Brava ancora una volta Christine Scheyer, 13esima, al miglior risultato in superG, 19esima Ledecka, solo 22esima, infine, Stuhec. Uscite ben 23 atlete su sessanta in partenza, tra cui Anna Veith, in lizza anche per la vittoria prima dell’errore. L’austriaca sta tornando al top…
ITALIA – Così le altre azzurre: fuori purtroppo Sofia Goggia, che aveva già rischiato grosso nel tratto iniziale e poi è “saltata” prima della Fis Schneise; 16esima Schnarf; 29esima Elena Fanchini, 35esima e ultima Verena Stuffer. Fuori Marta Bassino.
GRADUATORIE – In classifica generale Lara Gut si porta a 135 punti di distacco da Mikaela Shiffrin, prima a quota 1008, con Goggia quinta (davanti ci sono anche Stuhec e Worley), a 606. Nella graduatoria di disciplina guida la ticinese a punteggio pieno (300 punti), ma Tina Weirather, con tre podi pur senza vittorie, è comunque in corsa per la “coppetta” a quota 220. Prima azzurra Elena Curtoni, quinta a 107 punti.