Sospirata. Sognata. Agognata. Infine, meritatissima. E da record… Fantastica, Goggiona. Eccola la prima vittoria in Coppa del Mondo di Sofia Goggia, proprio nella discesa preolimpica di Jeongseon, ottimo viatico per i Giochi di PyeongChang2018. Aveva ragione Tina Maze: per vincere, per compiere un ulteriore passo avanti dopo i podi, bisogna alzare il livello e non sbagliare. Missione compiuta. La bergamasca è stata straordinaria proprio perché ha fatto tesoro degli errori commessi nei due training, mettendo invece in scena la prova perfetta oggi, quando contava di più, sulla Jeongseon Downhill, in una giornata calda, lunga, per una gara interrotta causa problemi al cronometro e poi per salare la neve. Sofia centra il decimo podio stagionale nel circuito (quarto in discesa, in più c’è anche il bronzo iridato in gigante, è record per un’italiana in Coppa in una singola stagione, superata Compagnoni), il primo successo in carriera e diventa solo la sesta azzurra a imporsi in questa specialità nel circuito maggiore, dopo Demetz, Kostner, Elena e Nadia Fanchini e Daniela Merighetti. Battute Vonn e Stuhec (podio regale a celebrare il primo trionfo di Sofia, che più di una volta in stagione aveva perso la vittoria per pochi centesimi e oggi ha avuto indietro dalla sorte quanto tolto) e ancora ottimo risultato di squadra per l’Italia, che rafforza il primato nella classifica per Nazioni e centra la terza vittoria (18esimo podio e 59 piazzamenti nelle dieci) di un’annata magica con le ragazze. In più Goggia tiene ancora viva e aperta la lotta per la Coppa di specialità, portandosi a 97 punti da Ilka Stuhec a una gara dal termine nella specialità (Aspen). L’impresa è quasi impossibile, ma sognare non costa nulla…
JEONGSEON – In Corea di lavoro da fare ce n’è ancora molto, soprattutto a livello organizzativo. La pista preolimpica da discesa si conferma difficile da interpretare, con un terreno molto ondulato e una neve però che può cambiare repentinamente nel corso della gara. Poca pendenza, tanti salti e moltissimi dossi da lavorare al meglio su un tracciato larghissimo. Perfetto per atlete scorrevoli, ma non solo. Sofia non sbaglia né sul secondo salto né più in basso dove aveva commesso diversi errori nei due training, approfitta anche di qualche imperfezione di Lindsey Vonn soprattutto nella parte alta, piomba velocissima sullo schuss finale e si prende una grandiosa vittoria in 1’38”80, bruciando per soli 7 centesimi l’amica Vonn, che sportivamente è andata poi a farle i complimenti nel box leader, mentre la bergamasca regalava il solito solito show a uso e consumo delle telecamere. L’americana (128 podi nel circuito) non può essere però soddisfatta della sua prova soprattutto per un passaggio prima del secondo salto in cui si è fatta scaricare un po’ troppo verso il basso, perdendo centesimi preziosi; terza ha chiuso la campionessa del mondo in carica, Ilka Stuhec, vicinissima alla Coppa di specialità (già vinta in combinata), al nono podio stagionale (con sei vittorie, tre in discesa), molto brava nel tratto finale delle Jeongseon Downhill, meno in quello iniziale. Per lei va bene così, le basterà arrivare 15esima ad Aspen per portarsi a casa la seconda sfera di cristallo stagionale. Quarta Laurenne Ross dopo una gara non priva di sbavature, ma con la solita grande scorrevolezza che la contraddistingue; quinta una sorprendente Tamara Tippler, al miglior risultato in carriera in discesa, staccata di 0”61. Sesta Cook, settima Flury (anche per lei best in libera, il tempo suo e di Tippler è rimasto ufficialmente… sconosciuto per tanti minuti dopo un problema ai cronometri), ottava un’ottima Johanna Schnarf in ripresa dopo l’intervento e quarta nella classifica di specialità, nona Corinne Suter, decima Verena Stuffer, al secondo miglior risultato stagionale dopo Cortina, su una pista sicuramente adatta alle sue caratteristiche. Quattordicesima Rebensburg, velocissima nella parte alta poi autrice del ‘solito’, ennesimo grave errore che l’ha relegata nelle retrovie, fuori Weirather e Johnson, 31esima Gagnon che era stata velocissima in prova.
ITALIA – Le altre azzurre: 16esima Elena Curtoni a 1”54, al miglior risultato stagionale in discesa. Bravissima fino a metà gara, la valtellinese ha perso qualche centesimo di troppo nel tratto finale, ma resta in grande forma e ha destato un’ottima impressione in vista del superG di domenica, in cui andrà a caccia del primo successo in carriera lottando per la Coppa di specialità. Brava. Ventesima Federica Brignone, alla quarta discesa nell’annata, sempre a punti (rafforza la sua posizione nelle 30 della start list), con un 12esimo e due 14esimi posti ottenuti fino a oggi. Anche lei si giocherà una chance importantissima in superG e senza qualche spigolata di troppo sarebbe stata più avanti già in libera. Trentacinquesima Marta Bassino, 38esima Anna Hofer, fuori Marsaglia.
CALENDARIO E CLASSIFICHE – Nella graduatoria generale Mikaela Shiffrin, assente oggi in gara anche se presente in Corea, resta prima con 1.323 punti, mentre Stuhec con i 60 odierni sale a quota 1.085, cioè a a -238 dall’americana a sette gare dal termine. Sofia Goggia è quarta a 921, vicina a Lara Gut e a un passo da quei 1000 punti raggiunti solamente da Karen Putzer in carriera per l’Italia, al termine dell’annata 2002-2003. Brignone ottava a 605. Nella classifica di discesa Stuhec guida con 497 punti, Goggia è seconda a 400, Gut terza a 360 (e tale rimarrà), Schnarf, bravissima, quarta a 215.