LIVE – Goggia: «La svolta finale? Preparatore atletico fisso in Coppa». Squadra, ecco le novità di Roda

Una giornata uggiosa, l’avrebbe definita Lucio Battisti, di quelle tipiche milanesi. Ma dentro la Terrazza Martini, Piazza Diaz, a due passi dal Duomo, di luce ve n’era invece in abbondanza, grazie a coppe e medaglie splendenti portate in dote da Federico Pellegrino (fondo), Peter Fill, Michela Moioli (border cross, snowboard) e Sofia Goggia. Una sorta di punto e a capo tra FISI e media, con quattro atleti in rappresentanza di tre sport diversi, in uno scenario incantevole pur se non baciato dal sole. Immancabile il presidente FISI Flavio Roda, davanti a una platea onestamente mai così numerosa per un evento di sport invernali: almeno 60 giornalisti, di cui molti cronisti milanesi solitamente impegnati sul calcio. La grande stagione dello sci alpino ha allargato gli orizzonti mediatici, ed è un bene; ora non bisogna disperdere questo patrimonio faticosamente costruito dallo scorso ottobre, in primis da atleti e allenatori cui va un grande applauso.

Sofia Goggia okkkk

VOLO INFINITO Sofia Goggia è stravolta, ma felice. L’aereo che viaggiava da Newark, New Jersey, alla volta di Milano-Malpensa ha dovuto fare scalo immediatamente in Canada per colpa di un malore occorso a un passeggero, giungendo a destinazione con un ritardo di oltre tre ore. La bergamasca ha poi risposto dalle 13.00 alle 15.00 alle domande dei media, riuscendo a mangiare solo nel primo pomeriggio… Ma l’occasione per portare ulteriore visibilità allo sci alpino era davvero unica. «La Coppa del Mondo generale? – ci dice Sofia -. La vedo per ora come un sogno, non come un obiettivo. Se ti poni la Coppa come obiettivo e non la vinci, può essere un problema. Il sogno, invece, si può anche non realizzare… Gruppo polivalenti? In sei ci siamo allenate davvero pochissime volte, spesso in sette con Laura Pirovano, in molte altre occasioni eravamo in dieci-dodici. Ma lo sapevamo già. La squadra nuova è stata creata per un discorso importante di gestione di tutte le situazioni, logistiche e di allenamento, relative alle atlete che competono in più discipline. Cosa ci manca dunque per l’ultimo salto di qualità? Io vi dico una cosa, di cui non si parla mai. Abbiamo gli allenatori più bravi del mondo e sugli sci non siamo inferiori a nessuno, l’abbiamo dimostrato. L’ultima svolta vera potrebbe arrivare attraverso un preparatore atletico fisso, che giri con noi per tutte le tappe. Ce l’abbiamo, certo Damiano Scolari, ma è anche allenatore. E quando devi dividerti su due fronti con più compiti, ogni tanto finisci inevitabilmente per tralasciare o uno o l’altro, non è colpa di nessuno. Tutte noi atlete in squadra Nazionale lavoriamo poi con un preparatore atletico personale, questo lo sapete, ma a casa. Non ci segue durante la stagione. E ci manca una figura che si occupi solo di quell’aspetto, importantissimo anche se ‘poco chiacchierato’. Ecco, credetemi. Potrebbe essere il famoso ultimo tassello… per fare davvero la differenza».

Michela Moioli, Federico Pellegrino, Sofia Goggia (@Pentaphoto)
Michela Moioli, Federico Pellegrino, Sofia Goggia (@Pentaphoto)

RODA – Il presidente FISI intanto si gode i suoi gioielli e annuncia qualche novità per il futuro nello sci alpino: «Gli allenatori presenti in squadra resteranno tutti a loro posto, è inevitabile che sia così dopo una stagione ricca di successi. Nessuno verrà toccato, dunque, anzi, ci saranno sicuramente delle new entry, da studiare in questi giorni. Tutor? Allenatori? Preparatori? Figure di supporto? Vedremo. Di sicuro, parlando per esempio della squadra femminile, daremo ancora più aiuto a quelle atlete in grado di realizzare tanti punti. Ma vi dico che devono continuare ad allenarsi insieme, è importantissimo. Finché sarò Presidente FISI, non ci saranno team privati. Prendete il podio di Aspen: tre atlete con tre sciate completamente diverse tra loro, Brignone, Goggia, Bassino. Giustissimo così. Una volta veniva imposto un discorso tecnico che doveva essere uguale per tutte, ed era sbagliato, ritengo. Oggi si va a correggere gli errori, certo, ma lavorando individualmente e salvaguardando quindi lo stile di ciascuna. E se le migliori lavorano assieme, migliorano. Squadra polivalenti? Resterà, con quante atlete è ancora da decidere, potrebbe essere più numerosa (molto difficile, NdR), o meno numerosa. Comunque entro fine marzo, al massimo primi di aprile, tutti i programmi per l’annata 2017-2018 dovranno essere definitivamente stilati. Non c’è tempo da perdere». Tra le altre novità il ritorno a Portillo, in Cile, per lavorare al meglio sulla velocità, molto probabilmente anche per le ragazze.

Pellegrino, Moioli, Roda, Goggia, Fill a Milano
Pellegrino, Moioli, Roda, Goggia, Fill a Milano
Chenetti Goggia Ghidoni
Chennetti (fondo), Sofia Goggia, Alberto Ghidoni

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