Come lo scorso anno, a Meribel, anche se lì in palio c’era la Coppa generale tra Fenninger e Maze, metre oggi ‘solo’ quella di specialità in gigante, che comunque non è poco: Eva-Maria Brem e Viktoria Rebensburg si sfidano in un finale thrilling all’ultima manche dell’ultima gara nella 50esima edizione della Coppa del Mondo e il risultato conclusivo premia l’austriaca per due punti nella classifica di specialità, con la tedesca che però vince l’atto conclusivo in rimonta di otto posizioni. Emozioni fino all’ultimo secondo di gara! Due italiane nelle dieci, Brignone sesta e Bassino nona, anche se entrambe hanno perso posizioni dopo metà gara. Tutte e 25 le atlete partite sono arrivate al traguardo. Sipario sulla stagione 2015-2016 condizionata dagli infortuni, ma anche da tante gare entusiasmanti.
GARA – Nella seconda manche tracciata da Buergler c’è meno curva rispetto alla prima, le distanze sono leggermente ridotte. A ST. Moritz altra giornata da sogno, senza una nuvola, con temperature alte. Le azzurre si risvegliano d’incanto, come atteggiamento: un peccato perché se avessero sciato nella prima manche come hanno fatto nella seconda, almeno quelle più attardate, ci saremmo divertiti non poco… Irene Curtoni, per esempio, realizza il secondo miglior tempo di manche, rimonta cinque posizioni, ma non basta per andare a punti. Viktoria Rebensburg mette in scena la stessa rimonta mostrata a Jasna, ma questa volta con ancora più classe e grinta: forse la sua manche più bella di sempre, che le permette di passare dall’ottavo al primo posto ovviamente con il miglior tempo parziale e quello finale di 2’26”15. Vittoria (o Viktoria?) n°13 in carriera, undicesima in gigante, terza stagionale, 31esimo podio. In uscita dal muro nessuna ha saputo condurre come lei. Ha tenuto viva la lotta per la coppa di specialità fino all’ultimo momento mettendo grande pressione addosso a Brem, che alla fine ha chiuso quarta, perdendo tre posizioni, l’ultimo piazzamento valido per vincere la Coppa. Emozionante sfida finale: Rebensburg lascia a Eva-Maria, per due punti, una coppa conquistata due volte in passato (2011-2013) avendo però vinto più gare di tutte (3), ma Brem merita il trofeo per la sua costanza (sempre nelle dieci negli ultimi 19 giganti disputati in Coppa, dopo Sochi 2014), mai oltre la quarta posizione quest’anno al di là dell’ottavo posto di Soelden. Alla fine era molto emozionata e distrutta fisicamente.
PODIO – Sul podio nella gara odierna torna dopo sei anni abbondanti da Lienz 2009 Taina Barioz, seconda, che si risveglia d’incanto nella disciplina e centra il miglior risultato in Coppa in assoluto, mentre Lara Gut, terza, sigilla la sua prima sfera di cristallo generale con il 13esimo podio stagionale (sei vittorie) chiudendo a quota 1522 lunghezze, un punteggio alto che spesso vale la classifica overall. Tanto di cappello a lei, brava e sicuramente anche fortunata per l’infortunio di tante avversarie. Quarta, abbiamo detto, Brem con quattro centesimi di vantaggio su Gagnon che le hanno consentito di trionfare. Il quinto posto non le sarebbe bastato con la vittoria di Rebensburg… Quinta la canadese, appunto, che eguaglia il miglior risultato in Coppa in gigante, sesta Federica Brignone, quinta a metà gara, settima Kirchgasser, ottava Drev, nona Marta Bassino (settima a metà gara), decima Baud-Mugnier. Solo 13esima Tina Weirather, ultima a punti Nadia Fanchini, 15esima. Diciottesima Irene Curtoni, 19esima Elena Curtoni, 21esima Marsaglia, 24esima Goggia.
CLASSIFICHE – Lara Gut vince per la prima volta la Coppa del Mondo con 1522 punti, davanti a Lindsey Vonn e Viktoria Rebensburg, per la prima volta sul podio alla fine, terza. Quarta Weirather, quinta Hansdotter, sesta Holdener, settima Huetter, ottava Federica Brignone a quota 787 punti (mai ottenuti in carriera), nona Loesth, decima Shiffrin. Nella graduatoria di gigante solo due punti separano Brem (prima con 592) da Rebensburg (seconda a 590). Terza Gut (472), Brignone quarta (con 425, mai oltre la sesta posizione, al traguardo in sei giganti su otto, con due uscite), 13esima Bassino, 15esima Moelgg.
ITALIA – Le azzurre chiudono un’ottima annata complessiva, su 40 gare, con 3 vittorie (Brignone a Soelden in gigante e Soldeu in superG, Nadia Fanchini a La Thuile in discesa) e 10 podi complessivi (con le atlete citate e anche Merighetti ed Elena Curtoni), oltre a 70 piazzamenti tra le prime dieci, record assoluto in cinquanta edizioni di Coppa del Mondo. Si riparte da qui, sperando che quella appena chiusa diventi una stagione standard e non un’eccezione. Nella stagione 2014-2015 le azzurre avevano totalizzato una vittoria, quattro podi e 37 piazzamenti tra le migliori dieci. Il salto in avanti è evidente, ma non bisogna fermarsi…