Una giornata da ricordare a Cortina d’Ampezzo, sull’Olympia delle Tofane baciata dal sole ed “esaltata” da una gara divertente, tirata, bella, su una pista leggermente cambiata rispetto agli ultimi anni e quindi diventata improvvisamente più complicata, quanto meno in un passaggio (visto in prova) cui le atlete non erano abituate nella parte alta, in uscita dallo Schuss delle Tofane. Lara Gut ha meritato la vittoria sciando alla perfezione sulla curva Delta, preceduta da un dosso, dove in tante hanno sbagliato, dove è inaspettatamente caduta due volte Lindsey Vonn, oggi e anche in prova ieri (per fortuna senza conseguenze) e dove era fondamentale anticipare la direzione sul salto per poi preparasi al meglio, e con velocità, alle curve centrali, alla grande S e all’ingresso sullo Scarpadon. Brava Lara (23esima vittoria in carriera, quinta stagionale, settima in discesa, 43esimo podio nel circuito), mai prima di oggi trionfatrice in discesa a Cortina, dove aveva già conquistato il primo gradino del podio sì, ma in superG. Fantastica, come in tutta la stagione, Sofia Goggia: la bergamasca, seconda a soli 5 centesimi, ha disputato una prova praticamente perfetta ed è stata battuta solo da una Lara Gut strepitosa, anche se per poco, forse lasciato sullo Scarpadon. Poco male. Sofia può essere più che contenta: ottavo podio stagionale, terzo in discesa, primo a Cortina, viatico perfetto per i Mondiali di St. Moritz (tredicesimo podio in assoluto per l’Italia femminile in 24 gare disputate). Non ha ancora vinto? Arriverà il suo momento: intanto è a un solo un podio dal record assoluto per un’italiana in una singola stagione (nove, due volte, con Deborah Compagnoni) e ha eguagliato Isolde Kostner. Bravissima, costante, sempre all’attacco, con il cuore e la testa libera. Una meraviglia da vedere, pur non essendo l’atleta più tecnica del circuito. Avanti tutta, con una grande Italia oltretutto dietro la bergamasca. Terza Ilka Stuhec, una delle favorite della vigilia, sempre leader della classifica di specialità, staccata di 0”47, al quinto podio stagionale e in carriera, primo senza vittoria…
GARA – Una Olympia diversa, sì, forse anche più facile del solito nella parte alta e bassa, ma non in quella centrale, improvvisamente complicata. Niente Salto al Duca d’Aosta, più velocità e ingresso diverso sulla curva Delta, completamente cambiata rispetto alle ultime stagioni. Punto chiave del tracciato, da non sbagliare per poi entrare sulle curve centrali, la grande S, girare ancora un po’ sullo Scarpadon e portare fuori la tutta la velocità possibile per l’ingresso sul piano del Rumerlo, tratto di pura scorrevolezza, non più mosso come in passato e da affrontare praticamente tutto in posizione o quasi. E molte atlete, tra cui appunto Lindsey Vonn, sono rimaste sorprese dal passaggio “nuovo”: la campionessa americana, vincitrice 11 volte in carriera a Cortina, è caduta incredibilmente nello stesso punto del secondo training, per fortuna senza conseguenze, sbagliando l’ingresso e non direzionando gli sci correttamente in anticipo. Non hanno invece commesso errori in quel tratto tra le altre Gut, Goggia, Stuhec, ma anche la nostra Elena Curtoni e pure Anna Veith, tutte brave nel passaggio più importante. Quarta e quinta nella classifica finale Viktoria Rebensburg e Nicole Schmidhofer, sempre a loro agio su questa pista (Nicole ha ottenuto due podi in carriera, entrambi qui, sia in discesa che in superG), e poi ancora tanta Italia: sesta Verena Stuffer, al miglior risultato eguagliato in libera (dopo St. Moritz), settima Johanna Schnarf (cinque volte nelle dieci su sei discese disputate, bravissima e mai così continua in carriera, meriterebbe il podio), ottava Kajsa Kling, nona Tamara Tippler, decima Breezy Johnson.
LE ALTRE – Indietro Tina Weirather, 14esima, a punti Michelle Gisin, 24esima. Le altre azzurre: bravissima Federica Brignone, 12esima, al miglior risultato in carriera in discesa, 21esima Elena Curtoni, 30esima Francesca Marsaglia, 36esima Marta Bassino, fuori Nicol Delago, così come Vonn, come già ricordato, Siebenhofer e anche Grenier. Per i Mondiali, in chiave azzurra, sicure di un posto in squadra in discesa Sofia Goggia e Johanna Schnarf. Probabili Elena Fanchini e Verena Stuffer (entrambe con un sesto posto all’attivo come miglior risultato in stagione), ma molto dipenderà dal numero totale di atleti che la Federazione vorrà portare in Svizzera. Elena Curtoni (presente per il superG), Federica Brignone (sicura per il gigante), tutto sommato discrete quest’anno in discesa, potrebbero nel caso gareggiare anche in questa specialità se si decidesse di limitare il numero di atlete e mandare in pista un numero minore di azzurre, ma distribuite su più gare. Non sarà una scelta facile, per una volta è bello avere problemi d’abbondanza… Nel giro di 24 ore la FISI dovrebbe diramare le convocazioni per St. Moritz.
GRADUATORIA – In classifica generale Lara Gut si avvicina sensibilmente a Mikaela Shiffrin: -30 punti. L’americana è prima a quota 1053, la ticinese seconda a 1023 e domani potrà anche superarla. Terza una grandissima Sofia Goggia a quota 709 punti. Nella graduatoria di discesa Ilka Stuhec è prima a 437 con Lara Gut seconda a 360 e Sofia Goggia terza a 300. Quinta Johanna Schnarf.
Domani superG, alle 11.30, con Gut favorita, Vonn attesa il riscatto e una grande Italia sempre in lotta per il podio.