Viktoria Rebensburg centra la seconda vittoria consecutiva in gigante (dodicesima in assoluto, decima tra le porte larghe) e, per quanto possibile, si rilancia anche nella lotta per la classifica generale, diventando così la terza ‘incomoda’ dietro Vonn e Gut, oggi incredibilmente fuori entrambe come già capitato a Flachau. L’Italia porta comunque due atlete nelle prime dieci, Nadia Fanchini e Bassino, anche se da questo gruppo ci si attende sempre di più. Si conferma Ana Drev, ancora sul podio, mentre Brem butta via vittoria e podio nelle ultime porte.
GARA – Spettacolo imbarazzante nella prima manche, come detto, ma la seconda paradossalmente, pur con temperature più alte (dieci gradi a Maribor!) risulta godibile perché la neve più calda, ma umida, trattata con acqua e solfato reagisce meglio e offre alle ragazze un terreno sul quale quanto meno provare a spingere, senza difendersi e basta. La tracciatura è regolare come nella prima parte di gara. La tedesca Rebensburg ancora una volta dimostra di essere la migliore al mondo come capacità di adattamento a ogni condizione e bravura nel modificare la sua sciata in base a tracciato, neve, pendio. Certo, va ricordato che tutte le migliori, comprese le atlete salite sul podio, hanno realizzato tempi di manche molto alti, segno che comunque le condizioni erano al limite. Rebensburg, seconda a metà gara, mette pressione a Brem che sbaglia parecchio nella seconda parte e finisce addirittura quarta, a 1”04 dalla tedesca. Mantenendo però il pettorale rosso di leader di specialità. Viktoria prima in classifica alla fine con 2’29”82; bravissima Drev seconda a 0”32 e al secondo podio consecutivo in gigante, quasi in lacrime perché questa volta lo ha ottenuto in casa, trascinata dal solito pubblico caldo di Maribor e in rimonta. Terza Tina Weirather che ha sfruttato al meglio, come un anno fa, un pendio adattissimo alle sue caratteristiche. Quarta, come detto, Brem, quinta una sempre costante Loeseth, sesta Pietilae-Holmner, settima una buona Kirchgasser, ottava Nadia Fanchini in rimonta di sette posizioni, prima delle azzurre e quarta qui un anno fa, seconda volta consecutiva per lei nelle dieci, nona Marta Bassino, miglior risultato stagionale eguagliato (ritorna nel primo gruppo di merito nella start list), decima Prefontaine. Clamorose le uscite di Vonn (ancora scivolata sull’interno) e Gut, che ha travolto una porta dopo una spigolata. Per Lindsey è la quarta uscita in sei giganti disputati, per Lara un’occasione gigantesca persa così come a Flachau. Ancora presto per dire che ha lasciato oggi tutti i suoi sogni di gloria in ottica sfera di Crisallo, come ha detto qualcuno, ma ribadiamo quanto già espresso in passato: il gigante è sicuramente la disciplina dove in linea teorica può (e anzi deve) guadagnare tanto nei confronti di Vonn. E due ‘DNF’ consecutivi in questo senso sono indubbiamente pesanti per lei. Buon 16esimo posto per Thalmann, primi punti in Coppa la russa Romanova, classe 1993.
ITALIA – Per le azzurre, gara difficile: come al solito l’Italia porta un buon numero di atlete a punti, ma nessuna è entrata tra le prime cinque motivo per cui il risultato finale non può essere soddisfacente. Dodicesima Moelgg, 14esima Elena Curtoni, 15esima Irene Curtoni, 19esima Marsaglia.
CLASSIFICHE E APPUNTAMENTI – Domani ottavo slalom della stagione, sempre da Maribor, alle 9.30 (prima manche) e 12.30 (seconda). In classifica generale nulla cambia tra Vonn e Gut, ma Rebensburg sale al terzo posto a poco più di 200 punti dall’americana. Attenzione a non sottovalutare la tedesca. Nella graduatoria di gigante guida sempre Brem, ma Rebensburg si avvicina e Gut è ancora in gioco. Passo falso purtroppo per Brignone, che scala in quarta posizione e soprattutto torna per tre punti sotto le 500 lunghezze nella WCSL overall. Peccato. La valdostana deve ancora crescere per compiere un’ulteriore salto di qualità verso la continuità ad altissimo livello.