Courchevel, guida Brem a meta’ gara. Disastro azzurro

Seconda Gut, terza Worley. Brignone settima, le altre indietro

L’Italia che non ti aspetti, davvero, a Courchevel. Cinque atlete in partenza nel primo gruppo, ma alla fine solo una è nelle dieci, e non davanti… Saranno stati i materiali, la neve, l’atteggiamento… non si sa. Sta di fatto che nessuna azzurra ha trovato il giusto feeling con l’Emile Allais‘. Siamo però a metà gara e c’è tempo per rimediare. Davanti ci sono le più attese, con Brignone, ovvero Brem, Gut e Worley, nell’ordine, separate da soli 18 centesimi. Vonn, dopo essere partita alla grande, si ritrova però decima a 0”89.

ALTRE – Bene Nina Loeseth, a conferma dell’ottimo stato di forma, quarta a 0”30. Quinta Rebensburg, ritrovata, sesta Kirchgasser e finalmente settima Federica Brignone, staccata però di 71 centesimi dalla vetta. Nelle dieci anche le svedesi Hansdotter e Pietilae-Holmner, giusto davanti a Vonn. Giornata splendida in Francia, con neve barrata, ma poi riscaldata dai 4° centigradi al traguardo. Gara strana, con pendio non difficile, ma non nemmeno semplice da interpretare con la contropendenza iniziali e un ‘muretto’ a metà prima del lungo piano finale. Può essere che sia stato un problema legato alla neve per le azzurre, che in allenamento pochi giorni fa volavano, ovvero il fatto di non trovarsi un manto duro e ‘sicuro’ sotto gli sci. Ma è un’interpretazione, magari errata e comunque non servono scuse. Certamente anche l’atteggiamento, Goggia a parte, non è stato quello giusto. Grande prova della slalomista Carmen Thalmann, inseritasi al 13esimo posto con pettorale n.45 a 1”32.

ITALIA – Morale: dopo Brignone, la migliore è Bassino, undicesima a 1”14: 16esima Goggia a 1”59, 17esima Nadia Fanchini a 1”68, 19esima Curtoni a 2”00. Non qualificate per la seconda manche Manuela Moelgg, unica giustificata perché dolorante a un ginocchio, Elena Curtoni, Francesca Marsaglia, Karoline Pichler e Valentina Cillara Rossi.

Seconda manche ore 13.30.