Camilla Borsotti, addio alle gare. Futuro da allenatrice?

Una passione sconfinata per questo sport. Camilla Borsotti da Bardonecchia,(nativa di Lanzo Torinese), classe ’88, sorella maggiore di Giovanni, chiude con l’agonismo, ma apre una nuova porta, che potrà regalarle, chissà, un futuro da allenatrice le auguriamo ricco di soddisfazioni.

CARRIERA – Un’altra atleta che si ritira prima dei trent’anni e in questo caso ci dispiace particolarmente non solo perché ovviamente italiana, ma perché lascia una sciatrice di grande talento, attesa a una carriera da predestinata fin da giovanissima, capace di disimpegnarsi bene in tutte le discipline, sulla quale forse si sarebbe potuto investire meglio, e che purtroppo non ha raccolto a livello assoluto quanto poteva e avrebbe meritato per impegno e passione. Ci resterà sempre il dubbio del “what if”, del cosa sarebbe successo, lo sapete, senza il ‘fattaccio’ dei Giochi di Torino 2006, quelli di casa sua, per i quali venne prima convocata, a 17 anni, e poi esclusa. La vicenda è ben nota, inutile tornarci su, ma ha sicuramente segnato profondamente una ragazza sensibile come Camilla, all’epoca tra l’altro giovanissima.

FUTURO – La sfortuna ci ha anche messo lo zampino più volte, perché l’ultimo infortunio alla caviglia, per esempio, le ha di fatto impedito di tornare a gareggiare a tempo pieno quando aveva appena riconquistato un posto fisso in Coppa del Mondo in superG attraverso la Coppa Europa. Nel palmarés restano i due titoli italiani assoluti in combinata, i due successi in Coppa Europa tra slalom e superG (a testimoniare l’eclettismo dell’atleta), i 75 pettorali in Coppa del Mondo con tre top 10, ottenute tutte nell’allora SuperCombinata, ma soprattutto resta l’amore vero per lo sci che speriamo si possa tradurre in esperienza da mettere a disposizione dei più giovani, per una nuova carriera che le auguriamo come detto ricchissima di soddisfazioni.

In bocca al lupo, Camilla!

 

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