Buzzi sbanca anche Davos: sua la discesa in due manche

Italia imbattibile in discesa. Non solo in Coppa del Mondo con Peter Fill nel tempio di Kitzbuehel, ma anche in Coppa Europa. Infatti chi ferma Emanuele Buzzi? Il forestale di Sappada in forza al gruppo Coppa Europa trionfa sulle nevi grigionesi di Davos nella discesa in due manche (settimo dopo la frazione iniziale), la prima della stagione 2016 del circuito continentale. Dopo la vittoria in Austria a Radstadt nel superG, in Svizzera Buzzi conquista un altro successo e il quarto podio, e stiamo parlando della quarta vittoria per la ‘allegra brigata di Alexander Prosch’ che si era imposta con Riccardo Tonetti e Simon Maurberger nei giganti di Folgaria. Emanuele ha messo in fila gli squadroni austriaci e svizzeri: un trionfo!

BUZZI DAVANTI AI PLOTONI AUSTRIACI E SVIZZERI – Infatti sul podio a 14 centesimi c’è l’elvetico Ralph Weber e poi tanta l’Austria. Gradino più basso del podio per Patrick Schweiger a 18 centesimi, quindi Johannes Kroell, Christian Walder, quindi il norvegese Adrian Smiseth Sejersted, lo svizzero Stefan Rogentin e poi Austria con Frederic Berthold. Il norvegese a parte, dal secondo al sedicesimo posto, solo atleti austriaci e svizzeri in una gara con distacchi minimi. Così la vittoria di Buzzi diventa davvero di sostanza e lancia Buzzi, che è solo un ’94 e al primo anno Senior, fra le promesse della velocità. Certo, la Coppa Europa è una cosa e la Coppa del Mondo un’altra, ma è necessario preservare davvero questo talento e farlo crescere in vista del grande salto nella massima serie.

ARRANCANO GLI ALTRI ITALIANI – E gli altri italiani nella discesa svizzera? Il poliziotto Paolo Pangrazzi chiude ventunesimo, solo quarantatreesimo il portacolori della squadra B Henri Battilani. Quarantaseiesimo Pietro Zazzi delle Alpi Centrali che termina davanti a Guglielmo Bosca dell’Esercito. Cinquantaseiesimo il finanziere Andrea Ravelli, cinquantottesimo il B Matteo De Vettori e l’altro B Nicolò Cerbo sessantesimo. Out Francesco De Candido. Domani un’altra gara a Davos.

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