Sci d’acqua, sci d’erba. Fate voi. Una gara di Coppa del Mondo corsa in queste condizioni non ha senso e non può certo rappresentare un bello spettacolo. Era tutto previsto, d’accordo, e allora ci si chiede appunto perché si debba continuare a tutti i costi? Temperature alte, neve troppo molle che si è rovinata in fretta, tracciato ingestibile dopo il primissimo gruppo delle migliori sette per tutte le atlete. L’unica ‘gara’ vera c’è stata appunto solo tra poche atlete ed è stata ‘vinta’ da un’Eva-Maria Brem come sempre perfetta ad adattarsi a condizione e pendio, sempre in spinta e in conduzione dall’inizio alla fine e in vantaggio nella classifica di metà gara con il tempo di 1’12”85.
PAPPA – Rebensburg, scesa con il n.1, è seconda a 37 centesimi, un’ottima Lara Gut terza con pettorale n°7 a 0”53. Quarta Loeseth, quinta Weirather, sesta Drev, settima Worley, ottava Hansdotter, nona Pietilae-Holmner, decima la prima azzurra, Manuela Moelgg, ma siamo già oltre i due secondi di ritardo. Fuori purtroppo Brignone, scivolata dopo poche porte quando pure era partita bene (secondo i parziali era davanti a Brem) e anche dolorante per una botta al labbro subito dopo uno scontro con una porta e il successivo impatto con la neve, nel tentativo estremo di rimanere nel tracciato. Brava Lindsey Vonn con pettorale n°15, quando la pista ormai era completamente distrutta, 12esima a 2”45; ma il suo gesto di stizza dopo il traguardo dice tutto. Fuori Brunner, una delle più attese, ma scesa nel momento in cui si poteva fare ben poco in pista.
ITALIA – Sei azzurre qualificate alla seconda manche su dieci, con Sofia Goggia fuori alla terza porta in maniera davvero ingenua e assurda durante la fasa di spinta… Decima Moelgg, come detto, 11esima Irene Curtoni, 13esima Marta Bassino in una delle prove più convincenti della stagione, 15esima Nadia Fanchini, 18esima Elena Curtoni, 20esima Francesca Marsaglia. Non qualificate, per poco, Pichler e Agnelli.
Alle 13 la seconda manche, chissà in quali condizioni. Secondo alcuni addetti ai lavori, è assurdo gareggiare in queste condizioni e sarà difficile portare a casa due gare (domani c’è lo slalom) nel weekend di Maribor. Non ci resta che attendere. Ma la domanda resta legittima: lo sci alpino in Coppa del Mondo dove sta andando?