Non ha vinto, ma questa volta non ha tremato e si è presa il primo podio in Coppa del Mondo, meritato, dopo aver guidato a metà prova in due gare consecutive. Brava Ana Drev, che dà respiro alla Slovenia dopo ‘l’anno sabbatico’ di Tina Maze centrando ovviamente il miglior risultato nel circuito. Dopo oltre tre anni, invece, Viktoria Rebensurg, già oro olimpico a Vancouver 2010, torna a trionfare nella specialità che la ha regalato la gloria, dominando letteralmente il campo. Terza, bravissima, in rimonta di due posizioni, un’ottima Federica Brignone che centra il quarto podio stagionale (e quarto anche dell’Italia femminile nell’annata, sono tutti suoi) e resta attaccata a Brem e Gut, guadagnando su entrambe, per la ‘coppetta’ di specialità. Nel giorno in cui Vonn sbaglia ancora, Lara non ne approfitta e dopo una buona prima manche precipita indietro nella seconda, guadagnando solo 12 punticini. Ottima Italia con quattro atlete tra le prime sette, grande rimonta di Marsaglia (miglior tempo parziale, come Elena Curtoni a Lienz) dalla 23esima posizione. Sboccia il talento di Brunner in casa Austria…
GARA – Una seconda manche con più curva disegnata da De Marchi, tecnico americano delle canadesi, anche se miracoli non se ne possono fare su questo pendio, stretto in fondo. La seconda run è però fortemente condizionata soprattutto dalle condizioni meteo: le prime scendono con pista liscia e il sole, le ultime dieci-dodici, cioè la migliori, con neve, persino un po’ di nebbia, a volte piccola bufera e visibilità molto bassa. Onore davvero a tutte le concorrenti, buono lo spettacolo finale dopo una prima manche sinceramente poco divertente. Nella seconda, con un po’ più di curva, ma soprattutto con un atteggiamento diverso, Francesca Marsaglia realizza il miglior tempo parziale e rimonta ben 16 posizioni, passando dal 23esimo al 7° posto, suo ‘best’ risultato eguagliato nella disciplina proprio dopo l’ultima gara, quella di Lienz. Ancora nelle dieci dopo combinata, superG, discesa. In questo momento sicuramente l’unica polivalente italiana in grado di ottenere questi risultati. E straordinaria Stephanie Brunner, da 13esima a quinta con pettorale 37 (oggi c’era spazio per inserirsi con numeri alti), già oro iridato jr. in slalom a Roccaraso 2012 e attuale argento mondiale juniores in carica in gigante, vincitrice di due gare in Coppa Europa tra le porte larghe in questa stagione. Tra le giovanissime austriache (sono tante, tutte forti) sembra la più pronta per le posizioni di vertice, per sicurezza mentale e tecnica ovviamente.
BATTAGLIA FINALE – Deraglia Vonn con un errore sul piano e butta via un’altra gara, ma tutto sommato riceve un grande regalo da Lara Gut, che da quarta a metà gara, sotto la tormenta di neve finisce poi 19esima guadagnando poco o niente. Grossa occasione sprecata dalla ticinese. Le migliori, si è detto, trovano neve e ‘buio’ ma le campionesse osano senza paura: e Federica Brignone oggi più che mai dimostra di essere una atleta di altissimo livello, con una grande seconda manche senza errori (se non leggermente nel finale) che le consente di centrare il terzo posto, quarto podio stagionale, undicesimo in assoluto in carriera. Brava a guadagnare punti importanti su Gut e Brem in ottica coppa di specialità. Decideranno le ultime tre gare, Marirbor, Jasna e Skt. Moritz. Brem perde una posizione nella classifica finale, da terza a quarta, ma guadagna il pettorale rosso di leader di specialità, e Drev tutto sommato non trema. Contro la Rebensburg di oggi c’era poco da fare, ma Ana scia comunque bene e per cinque soli centesimi si piazza seconda davanti a Brignone, comunque sul podio, il primo in carriera. Bel riscatto dopo l’uscita di Lienz. Vittoria meritatissima per… Viktoria, con quasi un secondo di vantaggio sulle dirette inseguitrici. E’ l’undicesima in carriera, la nona in gigante, con il 25esimo podio. Bravissima Vhlova, 14esima: primi punti per lei in gigante alla sesta gara.
ITALIA – Dopo tre gare nella specialità azzurre di nuovo sul podio, con la solita sospetta, Federica Brignone. Ma la squadra c’è piazza altre quattro atleti nelle dieci, come a Lienz: siamo contenti soprattutto per Nadia Fanchini, che rimonta dieci posizioni e chiude sesta, miglior risultato stagionale, con il quinto tempo di manche. Conferma per Marsaglia e indubbiamente brava Moelgg, settima ex aequo con la romana. Quindicesima Goggia, che guadagna ben 12 posizioni, 18esima Bassino con una buona seconda manche purtroppo vanificata dall’errore sul piano finale prima dell’ultimo dosso. Qualcosa di buono si è visto però rispetto al recente passato. Fuori purtroppo Irene Curtoni, nona a metà gara. Stava sciando bene…
APPUNTAMENTI E CLASSIFICHE – Prossimo appuntamento con la Coppa, giunta al giro di boa, a Cortina d’Ampezzo: sabato discesa, domenica superG. Nella classifica generale guida sempre Lara Gut con 750 punti, Vonn rimane seconda a 700. Undicesima Brignone a 351. Federica finalmente supera invece 500 punti nella WCSL overall e, volendo, potrà partire con pettorale n.31 nei prossimi slalom, se le verrà data un’altra chance. Nella graduatoria di specialità, in gigante, davanti c’è ora Brem con 392 punti; Gut è seconda a 362, Brignone terza a 325, Rebensburg quarta a 310.