Matteo Marsaglia non molla, anzi, rilancia. Il romano di San Sicario, trentasette primavere a ottobre, è deciso più che mai per un’altra stagione in Coppa del Mondo. Reduce da un’annata davvero positiva, dove fra le varie prestazioni confortanti ha sfiorato il podio per 19 centesimi a Beaver Creek, è pronto a tornare sulla neve. Eccolo: «L’esordio il 19 agosto a Zermatt, prima di partire per il Sudamerica dove effettueremo una grossa mola di lavoro sugli sci». Marsaglia intanto si sta dedicando al lavoro atletico. Tre raduni a secco con il nuovo preparatore atletico della squadra Davide Verga fra Formia, Livigno e Courmayeur.
E continua: «Tutto procede secondo programma, sono contento. La squadra è sicuramente ricca di giovani promettenti. Mi sento un pò come l’allenatore in campo, voglio far valere la mia esperienza al servizio dei più giovani. La discesa ha futuro, l’anno scorso questi ragazzi si sono messi in mostra. Sto parlando di Gugu Bosca, Nicolò Molteni, Pietro Zazzi per fare qualche nome. Ed occhio anche a Emanuele Buzzi, passato a Fischer come me, che è pronto per essere protagonista di nuovo. C’è tanto entusiasmo nella formazione coordinata da Lorenzi Galli». Per Matte nuove sfide all’orizzonte. Chiude l’azzurro: «Ci sono i Mondiali, la pista di Courchevel è adatta alle mie caratteristiche. Devo limare ancora qualche cosa e poi posso essere protagonista ancora. L’ anno sorso ho fatto qualche errore di troppo, ma la sciatta c’era e c’è. L’obiettivo è il podio, stare insomma il più davanti possibile. Vecchio? Guardate il mio amico francese Clarey, ad oltre quarant’anni è salito sul podio olimpico. Conta essere veloci, non quanti anni hai…».