Zeni ha un'idea per allargare la squadra C&B

La parola al poliziotto di Tesero, dt delle Fiamme Oro

Le squadre C&B sono state fatte, anche se in queste ore dovrebbero essere ultimati alcuni nuovi innesti e da vedere soprattutto in che forma. Intanto le prime dichiarazioni, le prime voci, i primi suggerimenti.

L’IDEA di ‘BEPPO’ ZENI – Ecco il direttore tecnico delle Fiamme Oro Giuseppe Zeni: «I numeri purtroppo a causa delle finanze che scarseggiano sono davvero risicati. Dispiace molto perchè fra C e B ci sono solo quindici atleti, ma non è tanto una questione di numero, bensì il problema sta nel fatto che atleti meritevoli in questo modo sono stati esclusi. Tuttavia ci potrebbe essere un modo, a mio avviso, per poter allargare la base di questa squadra, allenare se non il doppio, almeno una decina in più di ragazzi. L’obiettivo sarebbe allenare da giugno a meta novembre, ovvero alla vigilia del primo atto di Coppa Europa, tutti gli atleti attraverso i gruppi sportivi militari. Chi non è arruolato potrà essere tesserato. Certamente servirebbe un contributo per ognuno di questi dalla FISI, noi militari potremmo pensare a trasporti, mezzi e sfruttare al meglio le caserme sul territorio nazionale. Il contributo servirà per selezionare le trasferte in ghiacciaio all’estero, cosa che oggi con le proprie finanze i militari non possono eseguire. A conti fatti, anche se non voglio parlare di cifre, un atleta ai militari costa un terzo rispetto alla FISI, per questo con gli stessi soldi potremmo allenare in tutto il periodo estivo ed autunnale una trentina di atleti. Attenzione, sto parlando di dividere su questi ipotetici trenta atleti il budget che la FISI riserva ai quindici iniziali per quanto riguarda l’attività. Altra cosa è quello stanziato per gli stipendi degli allenatori civili. Questi ultimi saranno introdotti con l’avvio della Coppa Europa e faranno tutto il circuito continentale. Penso che questa sia una vera collaborazione fra FISI e militari, che non si conclude solo distaccando uno o più allenatori alle squadre. In questo modo insomma, programmi di training completi con gli stessi soldi e soprattutto con più atleti in squadra, che era poi l’obiettivo originario di FuturFisi».

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