Werner Heel è sereno: lo abbiamo incontriamo mentre ha finito di ‘tirare’ quattro curve in campo libero. “Sono andato a sciare, in alto c’era una neve fresca farinosa, dopo la nevicata della notte. Per far passare il tempo è necessario riempire questi due giorni in qualche modo, ma ci siamo abituati noi discesisti, fa parte del gioco. No problem”. Werner non pensa al tempo che continua a fare le bizze, ma vede positivo anche nello slittamento della discesa. “Certo, servirebbe più freddo per far tenere la pista, così è troppo molle e si segnerebbe a dismisura, ma io mi trovo bene anche se la pista non è ghiaccio vivo. Ormai mi sento uno sciatore completo, bisogna essere competitivi su ogni tracciato. Molti miei colleghi soffrono il fatto che ci si possa dimenticare le giuste linee e le sensazioni con questo stop forzato, per me non è un problema, anzi metto in gioco maggiormente il mio estro”. Il velocista della Val Passiria ha incontrato i suoi tifosi che lo hanno raggiunto anche in questo angolo di British Columbia, “Hanno fatto un lungo viaggio per vedermi, adesso tocca a me”.