Cambia la neve ed il meteo: la 'slitta' austriaca troppo superiore
Dove è andato a finire il Sassolungo? Si interrogavano gli azzurri questa mattina durante la ricognizione. La nebbia ‘mascherava’ il massiccio ladino e ofuscava la visibilità ai poveri supergigantisti. Niente sole, meno freddo, neve più morbida. Per farla breve, un’altra Saslong. In questo scenario è toccato all’austriaco Michael Walchhofer ‘staccare’ gli avversari di quasi 7 decimi e conquistare il quarto successo in Val Gardena, due discese e due superG. Sul podio con il trentacinquenne velocista del salisburghese c’è il tedesco Stephan Keppler e il canadese Erik Guay. Esulta il vincitore: "Non solo quattro vittorie, ci metto anche quattro secondi posti. La Saslong è la mia pista..I segreti di questi nuovi successi? Non sono mai stato così sereno, è l’ultimo anno, mi sento più sciolto, con meno responsabilità. Domani voglio vincere ancora". Aspettavamo gli azzurri, speravamo in Christof Innerhofer e in Peter fill, invece non siamo mai entrati in gara. Peter 14°, Christof solo 27°. Salva la ‘baracca’ Werner Heel con un buon 7° posto, ma il bottino per l’Italia rimane magro. In classifica al 4° posto c’è l”eterno’ Benjamin Raich, anche se perde quasi un secondo da Walchhofer, quindi il compagno di squadra Romed Baumann e lo svizzero Silvan Zurbriggen, che cresce gara dopo gara in ogni specialità. A punti ci sono anche Patrick Staudacher 24°, davanti a Matteo Marsaglia che sta recuperando dalla scorsa stagione in cui non ha mai corso a causa di un ginocchio birichino. Poi in classifica ci sono Dominik Paris 31°; Hagen Patscheider 43° e out Mattia Casse.