Stagione ufficialmente partita con le prime gare FIS tra Sudafrica e Australia, archiviate. E fra poco, sette giorni esattamente, scatterà la prima grande manifestazione internazionale dello sci alpino, ovviamente nell’altro emisfero. Si tratta della South American Cup che si disputa in due Nazioni.
TAPPE – In Argentina la neve non manca, anzi, in questo momento, soprattutto in alta Patagonia. E le prime due tappe del circuito, nove in totale, si disputeranno proprio tra Chapelco, che ospiterà l’incipit con quattro giganti tra il 7 e l’8 di agosto (due uomini, due donne) e Cerro Catedral (non lontano San Carlos de Bariloche, il luogo che ha dato i natali ai Simari Birkner. Parco Nazionale Nahuel Huapi, sud ovest del paese). Poi, lunga trasferta in Cile tra Antillanca, Valle Nevado, El Colorado (due volte) e La Parva, dove però si attendono ancora grosse precipitazioni, prima di chiudere con le ‘Finali’, dal 20 al 24 settembre, in Argentina, a Ushuaia, nella stazione di Cerro Castor, alle cui gare parteciperanno probabilmente anche tanti atleti europei a quel punto di stanza in Argentina per gli allenamenti estivi, italiani compresi. In totale, quasi due mesi di sfide.
STORIA – Dal 1999 al 2015, eccezion fatta per il 2006, anno in cui non è stata disputata, per il 2003 (vinse l’americano Brown al maschile) e per il 2014, stagione scorsa, in cui si imposero lo sloveno Klemen Kosi e la cilena Noelle Barahona, la South American Cup è sempre stata conquistata da atleti argentini. Praticamente solo con due nomi, i fratelli Cristian Javier Simari Birkner, che si è imposto nella classifica finale dal 1999 al 2014 (tranne 2003, come detto) e Maria Belen Simari Birkner, che ha lasciato alla sorella Macarena la coppa del 2008 e a Nicol Gastaldi, connazionale, quella del 2013. Benedetta Cumani, italiana, ex Nazionale, fu seconda nell’edizione 2010, a soli 20 punti da Maria Belen.