Dopo i soccorsi ad Albrecht sono proseguite le prove cronometrate
La nebbia di ieri ha portato tanta umidità in pista, che con il freddo si è quindi ‘lucidata’, diventando decisamente più veloce delle aspettative. Questo, si dice, uno dei motivi dello schianto di Albrecht (che stava davvero disputando una grande prova), dato che sull’ultimo salto si arriva con qualche chilometro orario in più, ‘avvertendo’ maggiormente la leggera asperità naturale che c’è prima del ‘dente’. Insomma, condizioni difficilissime, come sempre. Sulla Streif anche un lembo di neve può risultare fatale. In testa due super-specialisti: nettamente migliore Bode Miller, con 26 centesimi su Didier Cuche. Staccatissimi tutti gli altri, con Kroell terzo a 1.64, subito davanti al nostro Heel (+1.70). Quindi Walchhofer e Svindal. Peter Fill è riuscito a partire, superando la fase più acuta della sua influenza intestinale, concludendo sedicesimo. Tutto rimandato a sabato dunque, quando la Coppa del Mondo di sci toccherà il suo punto più alto e spettacolare. Domani alle 11.30 ‘antipasto’ con il superG. Numero 5 per Fill, 12 per Heel, 24 per Innerhofer, 30 per Staudacher, 35 per Pieruz, 39 per Thanei, 44 per Girardi, 50 per Penasa e 54 per Marsaglia.