Settimo in Coppa del Mondo con il miglior tempo nella seconda e primo in CE
Quel settimo posto non è stato frutto di un caso, non è stata una metora, una parentesi. Quel settimo posto è stato davvero una conseguenza di una rinascita, di un atleta che è tornato ai vertici. Certo, lo slalom dell’Alta Badia lunedì prossimo sarà un importante banco di prova per confermarsi, ma già la vittoria di oggi in Coppa Europa a Obereggen, sesta in carriera, è una prestazione di valore. C’era mezza Coppa del Mondo nella ‘classica’ altoatesina del circuito continentale e ‘Thali’ ha dimostrato ancora che la sua sciata è sempre efficace e reditizia. Patrick è fuori squadra. Niente Argentina, ma training con i Carabinieri, quindi quattro raduni in autunno con la compagine di Jacques Theolier fra Tignes e Madesimo. Poi anche un lavoro significativo sulla neve con Daniel Fahrner. Eccolo il carabiniere della Val Sarentino, trentatre anni e futuro papà: «Una stagione iniziata davvero alla grande. A Beaver Creek il settimo posto con il miglior tempo nella seconda manche, oggi la vittoria in Coppa Europa, ma uno slalom con un ordine di partenza ricco di campioni. L’anno scorso ho fatto fatica, dopo il podio di Kitzbuehel non sono riuscito a ripetermi. Tuttavia a fine stagione non ho mollato. Perchè? L’anno scorso, proprio un anno fa, avevo vinto uno slalom di Coppa Europa a Madonna di Campiglio davanti a diversi big. Era la prova che non avevo disimparato a sciare. Ho fatto bene, dopo le fatiche dello scorso inverno, anche perchè nel mese più importante dello slalom, ossia gennaio, ho preso un’influenza che mi aveva debilitato. Ora sono tornato competitivo, voglio far bene anche in Badia».