Ted: "Mi sento imbattibile.."

Nel parterre esplode la gioia dei compagni: che spirito di gruppo!

Mentre Ted Ligety attaccava per seconda volta la Gran Risa, nel parterre i compagni insieme allo staff facevano un tifo assordante. Diciamoci la verità. Non siamo abituati a casa nostra ad assistere ad un tifo di gruppo così palese: entusiasmo trascinante, gioia condivisa, sostegno unanime. Molto di più del semplice fair play. Gli americani è vero, sono fatti un po’ così. Diversi da noi e da anche gli altri europei, ma quello che si è visto ieri nella finish area di La Ila è davvero un bel gesto di sport, di spirito di gruppo. Strani, particolari, un po’ pazzi. La tuta con i colori della bandiera Usa e sopra un piumino giallo canarino. Colori che non c’entrano nulla, stridenti. Noi saremmo pacchiani vestiti in quel modo, ma loro fanno tendenza. Comincia la festa quando Ted taglia il traguardo e poi quando il francese Cyprien Richrad è dietro di 14 centesimi. Il ventiseienne dello Utah è portato di forza sul podio dai suoi compagni. Suona l’inno americano, Ted ha vinto tre giganti su tre. Tripudio a ‘stelle e strisce’. In sala stampa svela che il gigante dell’Alta Badia è sempre stato il suo sogno: "Da quando gareggio in Coppa del Mondo ho sempre sognato di vincere sulla Gran Risa, è il gigante più completo a mio giudizio. Oggi mi viene tutto facile, mi sento imbattibile. In ricognizione ho visto che la pista era particolarmente ghiacciata, ma non mi sono fatto assolutamente intimorire. Mi sono detto, scia come sai, senza pensare alle lastre lucide, attacca e poi fai i conti alla fine. Non bisogna pensare troppo". Ted non ha paura di nessuno in questo momento, il suo è uno stato di grazia davvero ‘gigante’. "La pista era bellissima, le condizioni al limite, non mi ricordo di aver gareggiato su un ghiaccio del genere. A maggior ragione questa vittoria ha un sapore particolare". Adesso via negli States per festeggiare il Natale e ricaricare le batterie. Poi ad Adelboden l’8 gennaio per il poker..

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