Sky: un'offerta televisiva da medaglia d'oro

Presentato questa mattina a Torino il progetto legato ai Giochi Olimpici

È stata presentata questa mattina al Pala Isozaki di Torino la programmazione televisiva di Sky in vista dei Giochi Olimpici invernali di Vancouver. Ad aprire l’evento, un’esclusiva esibizione sul ghiaccio di Maurizio Margaglio e Barbara Fusar Poli, sulle note di Eros Ramazzotti. I due campioni del pattinaggio, tra l’altro, faranno parte della squadra di commentatori di Sky. «È la prima volta che Sky entra nel mondo degli sport invernali e abbiamo deciso di farlo con lo stesso impegno e lo stesso sforzo che mettiamo negli altri sport per noi più tradizionali». Chiare e decise le parole di Andrea Zappia, vicepresidente di Sky per i canali sportivi che ha preso parola davanti ad una platea di giornalisti piuttosto nutrita. «Il nostro progetto è ambizioso, ma ci crediamo molto. Per la prima volta proporremo tutte le gare in diretta, con 540 ore di trasmissione, su cinque canali, tutti in alta definizione. Inoltre uniremo le Olimpiadi e le Paralimpiadi in un unico grande evento, della durata di 27 giorni».

Lo stesso Zappia ha spiegato nei dettagli le caratteristiche della proposta del canale satellitare in vista dei Giochi. «Innanzitutto completezza. Per la prima volta non verranno fatte scelte o pre-selezioni sulle concomitanze degli eventi. Sarà il telespettatore, grazie all’interattività, a scegliere cosa guardare. Per noi ogni avvenimento ha la stessa importanza degli altri. Quindi la tecnologia, dato che per la prima volta verrà trasmesso un evento del genere in alta definizione. Infine le persone: abbiamo messo insieme un team competente e motivato, in grado di fornire importanti strumenti di comprensione dell’evento sportivo allo spettatore, sia al più tecnico che al semplice appassionato che si avvicina agli sport della neve in occasione di un evento come le Olimpiadi». È stata presentata anche la squadra dei ‘talent’, gli opinionisti d’eccezione che affiancheranno i telecronisti delle gare. Per lo sci alpino, nel dettaglio, il telecronista sarà Carlo Vanzini, affiancato da Alberto Tomba e Kristian Ghedina, mentre gli interventi ‘live’ dal parterre saranno curati da Elisa Calcamuggi. Gli altri ‘talent’, per le varie discipline, saranno Melania Corradini per le Paralimpiadi, Gabriella Paruzzi, Maurizio Margaglio e Barbara Fusar Poli.

È stato Giovanni Bruno, poi, a spiegare alcuni dettagli tecnici della produzione che abbiamo ritenuto davvero interessanti. In particolare ci saranno cinque canali dedicati interamente alle Olimpiadi, che trasmetteranno continuamente gare in diretta e replica, tutto in HD, oppure in formato tradizionale per chi non fosse ancora dotato di questa tecnologia. Ogni trenta minuti ci sarà un canale aggiornato di news, per non perdere assolutamente nulla. Saranno inoltre attivati gli ‘alert’, che avvertiranno il telespettatore, impegnato nella visione di una qualche gara, quando si verificano gli eventi più importanti su altri campi: ‘gold alert’ quando in qualche discipina si sta gareggiando per la medaglia d’oro, ‘azzurri alert’ quando qualche atleta italiano entra in gara, ‘inizio alert’ quando sta per iniziare qualche altro avvenimento. Ma soprattutto le gare di sci alpino avranno l’opzione  ‘faccia a faccia’. Oltre a vedere la discesa in formato classico, sarà possibile godersi la discesa del proprio atleta preferito affiancata a quella del leader provvisorio. «È una vecchia idea del nostro regista Angelo Carosi – ha spiegato Giovanni Brunoche risale ai Mondiali del 1997 a Sestriere. L’abbiamo ‘rispolverata’ con le nuove tecnologie e ritengo che sia un notevole valore aggiunto alla visione della gara di sci. Ogni disciplina ha le sue peculiarità: nello slalom l’effetto è altamente spettacolare, sembra quasi di vedere un parallelo, nella discesa libera è interessantissimo valutare traiettorie e strategie dei diversi atleti. Insomma, una possibilità in più per godersi la gara».

Lo sci alpino per la prima volta avrà uno studio permanente nel parterre di arrivo, per interviste a caldo, commenti e approfondimenti. Quando siamo usciti dal Pala Isozaki abbiamo avuto l’impressione, una volta tanto, che lo sci non fosse ‘figlio di un dio minore’. Tutto grazie a Sky e alla mentalità imprenditoriale sintetizzata nelle parole di chiusura di Zappia. «Non siamo un servizio pubblico, bensì una televisione che si basa sugli abbonamenti degli spettatori. Proprio per questo motivo siamo tenuti ad investire e a cercare sempre migliori soluzioni per soddisfare le loro richieste». Sarà il campo a dare il responso, ma i presupposti sembrano davvero interessanti.

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