Sentite Ted: 'Sono sorpreso anche io…'

Alta Badia Live – In partenza dopo la sua discesa, è calato il silenzio

Se ne sta lì, sul podio, a prendersi tutti gli applausi, i cori, gli scatti, le riprese. Sono tutti per questo giovanotto dello Utah, che gara dopo gara sta letteralmente ‘ammazzando’ la Coppa del Mondo di gigante.

TUTTI PER TED, ANCHE LE MONTAGNE – Anche le montagne ladine lo onorano: dopo giorni prima di gelo polare, poi di nebbia e da ultimo di neve, oggi c’è un sole che scalda anche un po’ nella finish area. Ligety è lassù, dove solo può stare: se la ride dal gradino più alto del podio badiota, sa di aver fatto una grande impresa. Oltre due secondi al secondo, oltre tre al terzo, oltre quattro al quarto. Distacchi stratosferici: come vincere una volata per distacco, come vincere un derby in serie A 10-0.

LIGETY SCENDE E CALA IL SILENZIO – Secondi come schiaffi, come calci nello stomaco, come pugnalate. Secondi che fanno male, ma anche pensare: «Un giorno saremo davanti?», ripetono i ragazzi nel parterre. Ormai si sa: si corre per il secondo posto in gigante. Davvero strana l’atmosfera dopo la discesa dei big in partenza: tecnici ed atleti sbalorditi, sconsolati. Abbattuti e battuti, sconfitti. C’è silenzio in partenza. Gli atleti scendono sapendo inesorabilmente, che dietro ogni curva c’è un decimo di ritardo. Gli skiman prendono zaini e sci e salgono sul ‘gatto’ che permette di scendere dalla pista a fianco, per evitare le placche di ghiaccio della Gran Risa.

‘NON SONO INVINCIBILE’– Invincibile Ted. «Non è vero, in Val d’Isere non ho vinto, ma ho chiuso terzo. Ecco la dimostrazione che non sono invincibile». Incredibile, riesce anche ad essere umile l’americano. «Non mi aspettavo distacchi così ingenti, dopo la prima manche, se devo essere sincero, sono stupito anche io». Umile ed umano. Un dominio talmente enorme, assoluto, che in molti fanno domande sui suoi sci?  «Adesso sembra una novità che gli Head facciano paura. E da un pò di anni che Head è davanti». Grandi sci certamente, ma è il ‘pilota’ ad essere di un’altra categoria. Di un altro pianeta.

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