'Esplodono' tutti i favoriti. L'austriaco si impone su Lizeroux e Janyk
Metti una Bellevarde già di per sè molto ripida e impegnativa. Aggiungi un fondo nevoso ‘barrato’ ma non troppo costante. Completa con un tracciato – soprattutto nella seconda manche – contorto e aritmico e ottieni lo slalom iridato di Val d’Isère. Alla fine, come sempre, ha vinto il più bravo, perché Manfred Pranger è riuscito ad adattarsi al meglio alla condizione, ma lo spettacolo ne ha di certo risentito. La seconda manche è stata un massacro: via via sono saltate in aria le ambizioni dei superstiti della prima (out tra gli altri Rocca, Herbst, Myhrer, Miller, Matt e Razzoli). Michael Janyk, nono dopo la prima manche a quasi due secondi da Pranger, ha piazzato il miglior tempo sul tabellone davanti a Neureuther. Da quel momento sono saltati via via Byggmark, Raich, il nostro Moelgg e Ligety. Poi tra un tripudio di bandiere tricolori Julien Lizeroux è passato al comando, nonostante un grave errore nel tratto centrale. Quindi ancora out il favoritissimo Jean-Baptiste Grange, per lo scoramento generale della tribuna savoiarda e Johan Brolenius, autore di una grandissima prima manche. A quel punto Manfred Pranger ha potuto amministrare il mezzo secondo di vantaggio, sciando pulito, portando a casa in extremis l’unico oro di questi mondiali per l’Austria. Argento per Lizeroux, bronzo per Michael Janyk. Per l’Italia l’ennesima cocente delusione di questo mondiale.