Aare, prima manche: in dodici in un secondo, bene le azzurre
Pendio semplice, tracciatura regolare. Ti aspetti una gara poco spettacolare, e invece la prima manche del terzo slalom di Coppa del Mondo donne, sulla Olympia di Aare, in Svezia, si dimostra interessante, equilibrata, ma per certi versi anche selettiva. Con un’Italia che risponde presente anche nella specialità in cui al momento fa più fatica.
GARA – Il canadese Pollock regala pochi angoli nel disegno della manche, ma li mette nel tratto centrale, tra due figure, fatali a Hosp e, in parte, Zettel e Shiffrin, e poi ancora in fondo, dove la stessa americana e soprattutto Maria Pietilae-Holmner, riescono a fare la differenza. La svedese, due vittorie nella disciplina in Coppa del Mondo, guida con 51’’81, ventidue centesimi meglio di un’ottima Tina Maze. Poi, in sei decimi, sono in undici: Hansdotter, Holdener, Thalmann, Shiffrin, Gagnon, una grande Chiara Costazza (miglior primo intermedio), Kirchgasser, Swenn-Larsson, Velez Zuzulova, Michelle Gisin e Strachova. Tutto aperto per la seconda manche, che sarà tracciata dal tecnico delle austriache, Burgler, aspettiamoci rimonte e recuperi, ma anche salti all’indietro.
ITALIA –Cinque in gara, tutte vicinissime alla qualifica o qualificate: Chiara Costazza finalmente è sembrata lei, bravissima sul piano e anche sul ripido finale. E’ a 17 centesimi dal podio, obiettivo prime cinque. Straordinaria Manuela Moelgg, 17esima a 1’’64 con pettorale 52. Ventinovesima Irene Curtoni, che può e deve fare meglio, a 2’’15. Peccato per le altre italiane: Pardeller 31esima a 00’’5 dalla qualifica, Brignone fuori nel finale quando sarebbe stata tranquillamente nelle prime venti.