Con Sofia Goggia la strategia ha pagato, posto che la bergamasca può ottenere risultati ben superiori rispetto a quelli raggiunti nella stagione 2015-2016, ma intanto, ripartendo dal gigante e dal team di Gianluca Rulfi, per poi allargare di nuovo il raggio d’azione alle altre discipline, è riuscita a concludere una annata completa in Coppa del Mondo. Senza infortuni, con alti e bassi, ma anche con un quarto posto in superG a Soldeu e un sesto posto in gigante a Courchevel, guadagnando l’accesso alle Finali di St. Moritz in queste due discipline. Non male per la stagione del rilancio.
IL FUTURO DI KARO – E Karoline Pichler, classe ’94, sudtirolese di Monte San Pietro, due medaglie ai Mondiali jr. tra Roccaraso 2012 e Jasna 2014, reduce da due interventi alle ginocchia nelle ultime annate, ma in recupero, dovrebbe ripartire proprio dal gigante e inizialmente gareggiare solo in quella disciplina, per poi, una volta recuperata completamente forma, fiducia e condizione atletica, tornare anche a discesa, superG e combinata alpina. E’ vero che la simpatica Karo un anno fa aveva il posto fisso tra le porte larghe in Coppa del Mondo, guadagnato attraverso la Coppa Europa, ma è altrettanto vero che comunque si allenava nel gruppo di Alberto Ghezze. Questa volta invece dovrebbe essere inserita nel team di slalom e gigante, con il condizionale sempre d’obbligo in attesa dell’ufficialità Federale. Ci sembra una buona idea, visto i frutti che ha portato lo stesso tipo di percorso con Sofia Goggia. A breve sapremo.