Patto per gli impianti olimpici

Incontro Roda-sindaci Val Susa e Chisone sabato scorso

Un passo importante per il futuro sportivo dei Comuni Olimpici dell’alta valle Susa e Chisone è stato compiuto venerdì 25 maggio quando gli amministratori locali hanno incontrato il neo presidente FISI, Flavio Roda. L’incontro, avvenuto nel pomeriggio nella sala consiliare del comune di Sestriere, è stato fondamentale per confermare alla FISI la volontà dei comuni di Bardonecchia, Cesana Torinese, Chiomonte, Claviere, Pragelato, Prali, Sauze d’Oulx e Sestriere di costituire un fronte unico e condiviso per tornare nel giro che conta delle competizioni internazionali degli sport invernali. Un patto stipulato anche dai rappresentanti del Comitato FISI AOC, dal comitato FISI della Provincia di Torino, dalle società di impianti di risalita Vialattea e Colomion e dagli albergatori. Roda ha sottolineato l’importanza strategica della pista di Bob di Cesana per arrivare a chiedere al Coni la nascita di un centro tecnico di preparazione olimpica per tutte le discipline invernali. La pista di bob è al momento l’unica in Italia su cui poter contare ed è determinante per portare avanti la richiesta al Coni per far nascere sulle nostre montagne un centro polivalente di preparazione olimpica per gran parte delle discipline invernali, dallo sci alpino allo sci nordico passando per le discipline del ghiaccio e i salti dal trampolino. Il tutto sfruttando un’eredità olimpica di impianti tecnici e all’avanguardia. Roda si è anche soffermato sull’importanza di richiedere alla FIS di riportare una gara di Coppa del Mondo di Sci Alpino sulle Alpi Occidentali asserendo che il nostro comprensorio ha tutte le carte in regola per candidarsi. «Ho visto grande interesse da parte di tutti i sindaci – ha dichiarato
Flavio Roda – che rappresentano un territorio sul quale bisogna ripartire riqualificando tutti i siti olimpici riportandoli in piena efficienza. Un lavoro su tutti i fronti partendo dalle discipline dette minori, bob, slittino, salto, biathlon, sci nordico, sino allo sci alpino che è quello che ha meno problemi strutturali ed organizzativi vista la grande tradizione che può vantare a livello internazionale». Riguardo alle vicende di questi giorni che vedono protagonista in negativo la pista di bob di Cesana, Roda ha le idee molto chiare. «Mi sembra assurdo che qualcuno pensi di smantellarla, sarebbe un controsenso: l’Italia ha investito i soldi dei contribuenti per creare un impianto olimpico di grande livello, e ora non serve più? Perché allora spendere denaro pubblico, quando ci si poteva appoggiare per l’Olimpiade ad impianti già esistenti in territori confinanti? Tutti coloro che operano sul territorio e nel mondo dello sport hanno il dovere di fare tutto il possibile perché quei denari siano un vero ed efficace investimento e non risultino uno spreco».

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