'Non siamo diventati brocchi, ma non abbiamo alibi'

Lo staff azzurro commenta la giornata nera di Levi

Dopo Soelden nessuno nei primi dieci e miglior azzurro Alberto Schieppati quattordicesimo, ecco lo slalom di Levi con nemmeno un atleta in classifica. Era dal gennaio 2002 che non si verificava una situazione del genere. Il direttore tecnico Claudio Ravetto è sconsolato: «Dopo Soelden stiamo battendo tutti i record negativi. Non so cosa dire, peggio di così…Non siamo mai stati in gara, anche se Razzoli aveva fatto segnare un buon intermedio, ma non basta.  Nella seconda Manfred e Giorgio hanno voluto strafare, sbagliando tatticamente i passaggi dove sono usciti. Per Manni un problema di materiale? A dire la verità i Rossignol con Grange e Ligety hanno dimostrato di essere tra gli attrezzi più competitivi. Certo, manca un  po’ di adattamento a questa novità. Ora andiamo in Canada, martedì con i velocisti, a cui si aggiungeranno Moelgg e Blardone». Non è ovviamente contento Max Carca: «Non siamo diventati ‘brocchi’ da un giorno all’altro, di sicuro dopo questa prestazione dobbiamo riflettere. Non abbiamo neppure l’attenuante dei gigantisti: noi sul duro ci siamo allenati tanto e bene. Mentre i francesi, per esempio, hanno avuto molti più problemi con le piste. Dopo la prima manche, non avevamo scelte: dovevamo attaccare, qualcuno ce l’ha fatta (come Silvan Zurbriggen che ha recuperato dalla ventesima alla quarta posizione, ndr), noi no». Arrabbiato Giorgio Rocca: «Purtroppo nella prima manche l’attacco si è agganciato all’interno con la protezione: praticamente mi sono fermato. Di questa giornata l’unico dato positivo è quello che sono rimasto nei primi quindici (resta ovviamente Moelgg, adesso secondo, e Deville undicesimo, ndr)».
 

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