Morzenti 'incassa' la fiducia e annuncia uno sponsor

Continental investirà 600.000 euro per le prossime tre stagioni

Sembra tornato il sereno in via Piranesi dopo la consulta dei presidenti ed il consiglio federale di ieri. Da tempo la tensione stava crescendo a causa di alcuni dissidi interni al consiglio federale, più che altro malumori personali nei confronti del presidente Morzenti. Proprio dal nostro sito era stato ‘svelato’ il tentativo di alcuni consiglieri (il vicepresidente Carmelo Ghilardi e i consiglieri Dario Bazzoni, Arturo Guidi e Rainer Senoner) di raggiungere una maggioranza in grado di sfiduciare il presidente e il consiglio stesso, come prevede lo statuto. Morzenti ha consegnato a tutti i presenti un documento in cui venivano riassunti i punti principali del suo operato in questo mandato alla presidenza della Fisi e ha affrontato con il suo solito piglio la situazione.

«I numeri e i risultati parlano chiaro – ci ha spiegato telefonicamente il presidente – tutto il resto sono chiacchiere. Abbiamo preso in mano la federazione in una condizione da bancarotta e ora il bilancio è in regola, gli allenatori vengono regolarmente pagati e le direzioni sportive dispongono di risorse necessarie per pianificare allenamenti e gare. La giunta del CONI ha recentemente elogiato il nostro lavoro e mi ha pregato di non dar credito a queste voci e di rimanere al mio posto in un momento tanto delicato come la vigilia delle Olimpiadi». Deciso, come sempre Morzenti, che nel bene e nel male non è persona che ‘le mandi a dire’. «Ho fatto presente a queste persone che, se continua una situazione del genere, sarò io stesso a dimettermi e a far decadere il consiglio federale, altro che esser sfiduciato da loro. Oltretutto devono sapere che così facendo si sono tirati addosso anche le ire degli altri consiglieri, perché questa operazione avrebbe sostanzialmente sfiduciato anche loro».

Chiariti la maggior parte dei malumori e dei dissidi personali, la seduta si è conclusa con la dichiarazione di fiducia a Morzenti da parte dei Gruppi Sportivi Militari e di tutti i Comitati Regionali, salvo le Alpi Centrali, che confermano una posizione di dissenso che potrebbe concretizzarsi con una candidatura di opposizione (lo stesso Ghilardi? nda) alle elezioni per il rinnovo delle cariche in programma trenta giorni dopo le Olimpiadi.

«Per la prima volta quest’anno si è verificata una tangibile inversione di tendenza nel numero di tesserati – ha aggiunto Morzenti dato che ne contiamo già adesso 4200 in più. Inoltre ho già pensato al post-Olimpiadi, quando il CONI taglierà di oltre il 20% i contributi alla federazione: abbiamo infatti siglato un accordo con la Continental per tre anni per la cifra di 600.000 euro. Ci tengo però a sottolineare che l’azienda avrebbe preferito concentrare la maggior parte dell’investimento sulla stagione olimpica: ho insistito affinché la somma fosse divisa in 100.000 euro per questa stagione e 250.000 per le due stagioni a seguire. Insomma, avrei potuto incassare una somma molto più alta per l’ultima stagione del mio mandato, ma ho preferito assicurare un’entrata in più alla Fisi per il futuro. Inoltre siamo in fase di rinnovo con Audi: l’azienda ha ‘tagliato’ con federazioni come Francia e Austria, ma pare decisa a incrementare l’investimento sulla Fisi sia in termini economici che di mezzi in uso: proprio ora esco da una riunione e sono state gettate le basi per un accordo che dovrebbe chiudersi nei prossimi mesi».

L’operazione di Morzenti potrà sicuramente sembrare una buona mossa ‘elettorale’, ma di fatto è una nuova risorsa per le casse federali: Continental non sarà un vero e proprio sponsor, ma sfrutterà l’accordo con la Fisi per organizzare eventi in occasione dei grandi avvenimenti legati agli sport invernali in Italia e con Audi ci sono concrete possibilità di raggiungere un accordo vantaggioso. Insomma, i venti di bufera si sono momentaneamente placati: pare chiaro che si arriverà a ranghi compatti alle Olimpiadi. Nel mese successivo, c’è da aspettarselo, la campagna elettorale sarà piuttosto accesa e i risultati dei nostri atleti potrebbero far pendere la bilancia da una parte o dall’altra.

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