Marlies Schild su un altro pianeta. Azzurre a picco

Altra gara da dimenticare delle nostre slalomiste, le peggiori in pista

Seconda manche come da copione nello slalom di Semmering: Marlies Schild, dopo aver dominato la prima, si è limitata a controllare nella seconda, gestendo il margine enorme che aveva sulle avversarie. Ha vinto a Levi, ha vinto a Courchevel, era in testa alla prima manche di Aspen ed è saltata nella seconda, ha nuovamente vinto a Semmering. È di un altro pianeta, non c’è nulla da fare. Prevedibile anche la rimonta di Maria Riesch, che ha recuperato dopo gli errori della prima manche, facendo segnare il miglior tempo parziale e salendo ancora una volta sul podio in seconda posizione. Podio completato dalla 1990 Christina Geiger, altra tedesca ‘rampante’ al miglior risultato in carriera. Il secondo posto ha permesso a Maria Riesch di allungare ulteriormente in classifica generale di Coppa del Mondo su Lindsey Vonn, out nella prima frazione. Quarta Tanja Poutiainen, altra ‘regolarista’ dello slalom, quindi Therese Borssen, protagonista ritrovata delle porte strette dopo un paio di stagioni buie. Le azzurre? Se esclusiamo Sarah Schleper che ha risalito mezzo pendio a scaletta, le ragazze di ‘Beppo’ Zeni sono ultima, penultima e terzultima in classifica, a distacchi imbarazzanti. Si può giustificare Sabrina Fanchini, che ha bisogno di arrivare per fare punti e migliorare la propria posizione nelle liste di partenza, ma le altre ragazze sono davvero in caduta libera. Claudio Ravetto dovrà riflettere a lungo sul settore femminile: intanto a Monaco di Baviera saremo l’unica nazione dello sci che conta senza alcuna rappresentante.

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