'Mai pensato di non essere più il Blardone di prima!'

Lo sfogo di Massimiliano dopo il podio della Val d'Isere

“Quello no, non ho mai messo in dubbio di non essere più Blardone. Certo, dopo Beaver Creek non capivo perché non riuscivo a fare risultato, visto che non facevo errori particolari. Prima o poi ero convinto di salire sul podio, ma le prime due gare non sono state certo un buon avvio”. Sulla Face de Bellevarde in Val d’Isere ha ritrovato smalto e carattere il gigantista ossolano. “Ho interpretato bene entrambe le manche e questo podio rappresenta un risultato importante”. Si è parlato di rinascita, ma non è così. Claudio Ravetto, il dt degli azzurri, infatti sottolinea che “Max è sempre stato con i più forti al mondo, e due gare storte non potevano compromettere il suo valore”. Max tuttavia è sempre stato sereno. Si dice e si scrive che ha cambiato carattere. Non è proprio così. Noi che lo conosciamo bene e lo seguiamo non solo nelle gare ma anche negli allenamenti estivi, sappiamo che la maturità acquisita e anche frutto della consapevolezza di essere da diversi anni nel primo gruppo ristretto del gigante. Adesso il finanziere ossolano, che da Pallanzeno si è trasferito a Domodossola, si gode il podio della Val d’isere a casa. “faccio le cose che d’inverno fatico a sbrigare. Mi occupo della quotidianità insomma. Parrucchiere, spesa, spalo la neve sul terrazzo. Mancavo da metà novembre quando sono partito per il Canada, la neve da spalare non mi manca certo”.
Un secondo posto che lo inserisce far i papabili medagliati per il Mondiale di Val d’Isere: “ma vivo alla giornata, ci penso al Mondiale, ma non voglio logorarmi. Navigo a vista, sapendo che adesso posso fare affidamento con un materiale competitivo e con un giusto set-up che mi ha trasmesso il feeling ideale con la neve”. Un ritorno a casa come tanti altri, dopo il podio numero quindici. “Ma questo ha il sapore della conferma, e a dire la verità ne avevo bisogno…”. E il pensiero corre celere al podio savoiardo iridato…
 

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