Lindsey Vonn, un grande oro

Sul podio olimpico anche Julia Mancuso e Elisabeth Goergl

‘Usa, Usa’..sventolano le bandiere americane: la discesa femminile è tutta a stelle e strisce. C’è il sole a Creekside, la pista in perfette condizioni. Forse sin troppo perfette: neve dura, tracciato impegnativo, soprattutto dopo due mezze prove di allenamento. C’era una cosa da fare: attaccare ed avere le ‘gambe’ sino alla fine per evitare brutte conseguenze. Che puntualmente sono arrivate: brutte cadute proprio sul salto finale quando si era al limite delle forze. Le statunitensi si caricano quando vedono i cinque cerchi olimpici: la prima è stata Julia Mancuso. Un ritorno in grande stile, tutto classe e determinazione; quando arriva sul traguardo è davanti all’austriaca Elisabeth Goergl con un vantaggio di 90 centesimi. Manca ancora lei, la favorita numero uno: Lindsey Vonn. Si è nascosta in questi giorni: un presunto infortunio, poche comparsate. Insomma ha cercato di essere defilata, di togliere di dosso un po’ di pressione cisto che in questo momento è il personaggio dello sci negli States, tra copertine delle riviste e presenze nei late show televisivi. Discesa impeccabile la sua: sempre in vantaggio sulla Mancuso per chiudere con un vantaggio di 56 centesimi. Il podio della discesa femminile è questo: Vonn, Mancuso, Goergl. Nessun’altra riesce a fare meglio. In realtà ci stava riuscendo Anja Paerson, era sui tempi per una medaglia, anche se non per quella d’oro, ma è decollata sul salto, sbattendo malamente a terra. Le azzurre: la migliore alla fine è Lucia Recchia, nona, Johanna Schnarf chiude ventiduesima, brutte cadute, per fortuna senza conseguenze per Daniela Merighetti e Elena Fanchini.

Altre news

Zermatt chiude alle Nazionali, ma a rimetterci veramente solo gli svizzeri

Ci avete tolto la Coppa del Mondo, bene non daremo la possibilità di allenarvi in ghiacciaio. Questa in estrema sintesi la decisione del direttivo della Zermatt Bergbahnen. Nella prossima estate solo le squadre di sci d’élite, insomma le Nazionali,...

Calendari di Coppa del Mondo, a che punto siamo?

Sui calendari di Coppa del Mondo tanto si è detto in queste ultime stagioni. Dalle lettere aperte degli atleti, sino alla recente proposta (Change the Course) della federazione norvegese di dividere la stagioni in blocchi geografici, spostando l’avvio della...

Race Future Club, Scolari ai club: «Osserviamo anche gli altri, la scuola italiana non è sempre sinonimo di perfezione»

Si è chiusa a Cortina d'Ampezzo la terza edizione di Race Future Club, l'iniziativa di Race Ski Magazine che premia i migliori Children italiani quest'anno in collaborazione con Fondazione Cortina. Questa volta da 20 atleti il passaggio a 24,...

Race Future Club, Longo ai ragazzi: «Conta vincere, ma siate sempre umili per continuare a crescere»

«Ci tenevamo tanto a ricordare Elena Fanchini e così abbiamo deciso di dedicarle i nostri uffici ed una sala in particolare. Siamo orgogliosi di questo», fa sapere Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina e vice presidente vicario Fisi, mentre...