Lindsey, una ‘stazza’ che aiuta?

Lunedì, durante una conferenza stampa con i media, la Vonn ha dichiarato che l’articolo, apparso nei giorni scorsi, su un quotidiano austriaco, che ipotizzava un suo vantaggio sulle avversarie dato dalla ‘stazza’ ha aumentato la sua motivazione per le gare dello scorso week-end, dove, come sappiamo, ha inanellato tre primi posti consecutivi nelle due discese libere e nel superG di Haus im Ennstal. L’articolo riportava il commento di Herbert Mandl, ct della squadra austriaca femminile di sci alpino, che suggeriva l’esistenza di una posizione di partenza privilegiata per Lindsey rispetto alle molte sciatrici del Circuito Bianco, che hanno un’altezza variabile fra 165 cm e 170 cm. «Hanno usato parole pesanti, che mi hanno irritata», ha dichiarato Lindsey, che è alta 178 cm e pesa circa 72 Kg. «Pesante? E’ ridicolo. Sono orgogliosa – ha aggiunto Lindsey – di quanto duramente mi dedico alla mia preparazione atletica e di quanto sono in forma dal punto di vista fisico. Come donna voglio lasciar cadere il discorso, ma sicuramente è servito a darmi una marcia in più dal punto di vista motivazionale». L’articolo faceva un parallelo fra la Vonn e la sciatrice tedesca Maria Riesch, 180 cm di altezza per 76 kg di peso, lasciando intuire che parte del loro palmares di vittorie fosse attribuibile ad un vantaggio fisico, avuto ‘in dote’ da madre natura, rispetto alle avversarie. «Maria ed io siamo entrambe ottime sciatrici in slalom, disciplina nella quale si dice siano favorite le sciatrici più piccole», aggiunge Lindsey. «Se tutto ciò che serve per essere dei buoni atleti nello sci – sottolinea la Vonn – fosse il peso, allora saremmo tutti lì ad ingozzarci. E questo, in realtà, non succede. Lo sci richiede di essere agili, in forma e forti. Ho già ricevuto le scuse del coach austriaco, che comunque penso siano state male interpretate. Il successo per ciascun atleta arriva con una specie di backtracking (n.d.r. si tratta di una tecnica per trovare soluzioni a problemi in cui devono essere soddisfatti dei vincoli). Anche un semplice commento, come in questo caso, può toccare alcune corde e portare alla vittoria». Per quanto infastidita la statunitense non ha perso il senso dell’umorismo: domenica sera ha partecipato (parla molto bene il tedesco) in una trasmissione televisiva austriaca. «Sono stata tentata di presentarmi sul palco con un grande cuscino sotto la maglietta», ha scritto nel ‘World Cup Diary’, che Lindsey tiene su The Denver Post, in collaborazione con il giornalista John Meyer, che si occupa di sci per la testata del Colorado. La Vonn sta sciando con il polso sinistro dolorante, dopo la brutta caduta nel gigante di Lienz del mese scorso ed indossa un tutore durante le gare. Nelle discipline veloci il dolore non la condiziona molto, mentre in slalom, a causa dell’impatto con i più numerosi pali fa avvertire maggiormente il male. Ma la Vonn continuerà a sciare in slalom e gigante, così come nelle combinate: non vuole rischiare di veder ridurre il suo distacco dall’avversaria Maria Riesch nella Coppa del Mondo Overall (112 punti). «Spero che le condizioni del polso a poco a poco migliorino – ha dichiarato lei – il dolore è dimunuito molto e questo mi consente di essere presente in tutte le discipline». Lindsey sembra in un momento d’oro, anche l’inforcata di ieri sera nello slalom di Flachau è stata subito ‘virtualmente’ ricompensata dalla notizia di oggi, che vede l’attribuzione a lei, da parte della Colorado Sports Hall of Fame, del titolo di ‘Atleta dell’anno 2009’.

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