Ligety, padrone assoluto della Gran Risa

Alta Badia Live – Rifila 2.04 a Hirscher e 3.27 a Fanara. Cade Blardone

Per la serie un’altra gara, forse anche un altro sport. Lo statunitense Ted Ligety mette le mani sulla Coppa del Mondo di gigante: in Alta Badia domina davvero, conquistando dopo Soelden e Beaver Creek il terzo successo della stagione.

DISTACCHI PAUROSI – Ma sono i distacchi a far pensare alla sua classe pazzesca. Due fendenti a Hirscher, tre pugnalate a Fanara. Il podio è sistemato. L’americano dello Utah rifila oltre 2.04 all’austriaco Marcel Hirscher, 3.27 al francese Thomas Fanara, addirittura 4.22 al tedesco Fritz Dopfer che chiude quarto.

SIMONCELLI GRAN RECUPERO – A 4.46 un Davide Simoncelli che si ricorda di essere sulla ‘sua’ Gran Risa ed è protagonista di un grande recupero dalla diciassettesima posizione alla quinta. La vittoria di Ligety è a dir poco imbarazzante. Conduce gli sci come nessuno sa fare, è continuo e rotondo nell’azione. E quando, non sia mai, si mette di traverso un minimo, è maestro anche nel lasciar correre lo sci e non perdere nemmeno un centesimo. Davvero unico. E’ quello che si è meglio adattato al nuovo materiale, Ted sta distruggendo le gare, ammazzando la concorrenza.

CADE BLARDONE – In casa Italia Massimiliano Blardone, dopo il quinto tempo della prima ad un decimo dal podio e poco più quattro da Hirscher parte ‘a tutta’: un paio di sbavature, ma comunque l’azione dell’ossolano è possente, ma purtroppo ‘deraglia’ e cade rovinosamente a terra. Peccato, perchè il podio era proprio a portata di mano, visto la prova incolore del francese Alexis Pinturault che retrocede dalla terza alla sesta piazza.

BRAVO DE ALIPRANDINI – Oltre a ‘Simo’, un altro azzurro fa un gran recupero: stiamo parlando di Luca ‘Finferlone’ De Aliprandini, che dal venticinquesimo posto della prima eccolo in undicesima piazza. Manfred Moelgg scende al diciannovesimo posto dopo una prima frazione più che discreta, mentre Florian Eisath chiude ventiseiesimo. Roberto Nani, l’esordiente Alex Zingerle e Matteo Marsaglia non si erano qualificati per la seconda manche.

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