L'entusiasmo dei coach per l'impresa di Innerhofer

Wengen: le dichiarazioni di Ravetto, Carca, Rulfi e Ghidoni

Che festa anche a Wengen: in questo angolo di Bernese il quarto successo azzurro in velocità. Innerhofer in discesa a Beaver Creek, Marsaglia a Beaver in superG, Paris in libera a Bormio. Oggi la quarta volta a far festa. Che annata davvero! Una vittoria da paura. Difficile dare aggettivi per l’impresa di Christof Innerhofer: l’azzurro ha proprio domato la discesa dell’ottantatreesima edizione del Lauberhornrennen. Ecco l’entusiasmo degli allenatori che hanno affermato:

RAVETTO – Il direttore tecnico Claudio Ravetto sentenzia: «Quando ci sono certe condizioni è il numero uno al mondo. Solo lui sa tirare lo spigolo in maniera così eccelsa, è davvero grande. Quando sta bene è uno che può vincere sempre, in salute è da Coppa del Mondo generale». Parole chiare, nette, convinte quelle del biellese di Strona.

CARCA – Arriva Max Carca, l’allenatore responsabile dei polivalenti, il tecnico che lo ha allenato sui ghiacciai alpini quando il resto della formazione era in Terra del Fuoco: «Non so se è il più forte al mondo, è sicuramente fra i più forti. In certe situazioni è incredibilmente competitivo, ma già dall’anno dei Mondiali ogni stagione cresce sempre di più anche sui piani».

RULFI – E’ il turno di Gianluca Rulfi, allenatore responsabile dei velocisti: «Mi ha stupito la precisione di Innerhofer. Quando vince di solito commette sempre qualche errore, invece è stato impeccabile, a parte forse il tratto iniziale. In prova, nella libera della combinata, oggi: sul Lauberhorn quest’anno è stato indiscutibilmente il numero uno».

GHIDONI – Chiude l’espertissimo Alberto Ghidoni, per la quattordicesima volta a Wengen, due vittorie con Ghedina e questa di oggi: «’Inner’ ha tenuto botta nella prima parte e poi sui passaggi chiavi non solo ha sciato bene, ma ha fatto anche velocità. Micidiale nei tratti chiave, ovvero Hundschopf, Minschkante, Kerner-S,  Hanneggschuss».

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