Lake Louise, sognando il 2005… Sette azzurre al via

Presentazione discesa Lake Louise – Maze e Fenninger favorite, ritorna Vonn

La prima da un anno a questa parte di Lindsey Vonn, ma senza la sua amica-nemica Maria Hoefl-Riesch, che nel frattempo si è ritirata. La discesa libera di Lake Louise, che apre la stagione della velocità al femminile nella Coppa del Mondo 2014-2015, offre tanti spunti d’interesse. Il ritorno della regina dello sci, intanto, l’americana del Minnesota che sulla Men’s Olympic Downhill ha saputo vincere 14 volte, di cui 11 in libera. Ma il più interessante è il seguente: dal 2005 a oggi, solo due atlete sono state capaci di salire sul primo gradino del podio in discesa, su questa pista: proprio le due già citate, Vonn e Riesch, che si sono spartite 15 libere, con un bilancio di 10-5 per l’americana, due conquistate ancora come… Kildow!

OGGI
– Il mondo dello sci però è cambiato, nel frattempo, perché le giovani si sono prese (quasi tutto), e Fenninger e Sejrsted, così hanno detto le prove, saranno le co-favorite, oggi, di una gara che potrebbe essere tirata sul filo dei centesimi, dove però i pronostici per il successo non possono che andare a lei, a Tina Maze, in realtà una veterana, brillantissima nei primi due training tanto da riposarsi e non gareggiare nel terzo. E in totale fiducia dopo l’ottimo inizio di stagione, Soelden a parte. Ma sono in tante le outsider, perché la gara resta aperta, quest’anno, e probabilmente vincerà chi sbaglierà meno sul muro, nell’unica parte difficile del tracciato. Attenzioni alla grandi ‘scivolatrici’ austriache e americane, in buona forma in prova. 

LAKE LOUISE – Lake Louise è dislocata, come Calgary, che ospitò i Giochi Olimpici del 1988, in Canada, nello stato dell’Alberta, all’interno del Banff National Park. Situata nelle vicinanze dell’omonimo lago, che prende il nome dalla principessa Louise Caroline Alberta, Lake Louise dista 180 km proprio da Calgary. Il villaggio si trova a un’altitudine di 1534 metri, mentre le zone circostanti superano abbondantemente i 2000. Nei suoi dintorni sono posizionate alcune delle più belle e significative cime delle Montagne Rocciose Canadesi, come il Monte Niblock, il Monte Whyte e il Monte Temple. 

STORIA – Nel 1989 il Circo Rosa si trasferì per la prima volta a Lake Louise per due discese in due giorni che furono caratterizzate dallo stesso identico risultato per quanto riguarda il podio. Ma è dal 1994 che la località canadese fa parte della Coppa del Mondo femminile in modo permanente, molto spesso con due discese i primi due giorni e poi il superG per chiudere il weekend, per un totale di 39 discese e 20 superG finora disputati. Dietro Kildow-Vonn, come numero di successi c’è Katja Seizinger con 6, quindi Renate Götschl con 5 mentre alle spalle della statunitense, in discesa, c’è Isolde Kostner con 4. Oltre alle quattro vittorie di Kostner, l’Italia con le donne può vantare altri tre successi: in superG Karen Putzer nel 2002, Elena Fanchini in discesa nel 2005 (foto, sul podio, terza, anche nella prima discesa del 2013)  e Nadia Fanchini in superG nel 2008. 

RITORNI E ASSENZE – Tra le altre, ritornano in gara Vonn, Rolland, Goggia, Coletti e McKennis, assenze importanti quelle di Kamer, ancora convalescente dopo la caduta in sudamerica (rientro a gennaio?) e Leanne Smith, stiratasi un quadricipite due settimane fa in allenamento. Dovrebbe recuperare per le gare in Val d’Isere (sempre che si facciano). Non prende il via, oggi, nemmeno Ramona Siebenhofer, molto brava in prova, ma caduta nella terza. Contusioni varie, nulla di particolarmente grave, ma dovrebbe saltare addirittura tutto il weekend canadese, per poi rientrare nelle gare veloci in Europa. 

ITALIA – Non brillantissima nelle prove, ma le ragazze stanno tutte bene e possono giocarsi le loro carte. Questa è una pista, come appena ricordato, che ha sempre portato bene alle azzurre, anche a Daniela Merighetti, che sul podio, qui, non c’è mai salita, sfiorandolo però più volte. Ieri, nella terza prova cronometrata, la bresciana ha preferito rialzarsi nell’ultimo tratto, quando viaggiava in terza posizione assoluta. E’ in forma, sta bene, può fare bene. Elena e Nadia Fanchin qui hanno già vinto, tra discesa e superG, mentre Sofia Goggia rientra in Coppa del Mondo dopo l’infortunio al ginocchio occorsole praticamente un anno fa su questa pista. Gareggeranno in sette: Daniela Merighetti, Elena Fanchini, Verena Stuffer, Johanna Schnarf, Nadia Fanchini, Sofia Goggia e Francesca Marsaglia. Come previsto, Elena Curtoni non è stata selezionata per la prima discesa, la ritroveremo sicuramente in superG, vedremo se si alternerà con una compagna per la seconda libera. 

LA PISTA – Il nome del tracciato è (completo) ‘Men’s Olympic Downhill – east summit’. Non è particolarmente difficile, anche se solitamente si va abbastanza veloci e la temperature spesso toccano almeno i 20° sotto lo zero, il che rende la gara sempre e comunque complicata. Si parte con 30” di piano, a parte i metri iniziali di ripido post-cancelletto, per poi iniziare una parte di curvoni da superG molto ampi, prima del salto sull’Olympic Crossing, che precede il punto più tecnico, il Coaches’ corner, curva verso destra, con picchiata successiva nel muro, Fall Away, dove si può raggiungere anche una velocità di 130KM/h. Fondamentale uscire con grande velocità, appunto, per la parte finale, un po’ mossa, che prevede un ultimo salto e poi molto piano ancora, per un totale di circa 2′ di gara. Così ce la descrive Verena Stuffer: «Importante è leggere bene il terrene e seguirlo altrettanto bene, in modo da assecondare tutti i piccoli dossetti. Il Fall Away è decisivo per portare tutta la velocità per il pezzo finale, lì si può fare davvero la differenza». 

METEO – Sole velato da nuvole per tutte e tre le mattinate di gara, oggi, domani e domenica. Precipitazioni previste sabato sera. 

ORARI E TV – Prima discesa libera questa sera alle 20.30 italiane, dirette su Raisport1 ed Eurosport 1, con studio pre-gare in un caso, e collegamento alle 20.15, come sempre un quarto d’ora prima, nell’altro.   

 

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