La Thuile ci riprova?

Visita del presidente Morzenti sulla '3' Franco Berthod

La Thuile ci riprova? Una delegazione del Comitato Asiva – il presidente Riccardo Borbey, il vice presidente Renzo Bionaz, il responsabile dello sci alpino, Ottavio Bieller –, il consigliere federale Dante Berthod, organizzatore della giornata, e il presidente delle Funivie di La Thuile, Roberto Stella, hanno accompagnato Giovanni Morzenti nella visita guidata alla spettacolare pista del comprensorio del Piccolo San Bernardo. Salita con la seggiovia e discesa a piedi lungo i quasi 900 metri di dislivello dello spettacolare tracciato omologato per la Coppa del Mondo di discesa libera. Un ritorno a La Thuile per Morzenti, che aveva già visionato la “Franco Berthod” poco dopo l’avvio dei lavori di sistemazione. “Una pista all’avanguardia, eccezionale, pronta da subito per ospitare gara di altissimo livello – ha spiegato il presidente Fisi –; i lavori sono stati eseguiti secondo le specifiche e per difficoltà tecnica e spettacolarità ha nulla da invidiare ai templi sacri della disciplina a livello mondiale. Nei giorni scorsi, in una riunione a Bormio, ha nuovamente sottolineato il dispiacere per il mancato rispetto dell’accordo che prevedeva la rotazione della sede di Coppa del Mondo tra la località lombarda e La Thuile. La Fisi continua ad appoggiare e sostenere la candidatura di La Thuile, ma la decisioni finale spetta alla Federazione internazionale.” Concluso il sopralluogo sulla pista, l’incontro è proseguito con l’assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz. “È grande il mio rammarico – ha continuato Morzenti – per la decisione di La Thuile, lo scorso 19 gennaio, di non voler ospitare la Coppa Europa. Un errore che ho compiuto anch’io: avrei dovuto esercitare maggiori pressioni affinché la tappa della rassegna continentale andasse in scena”. Da sempre fermamente convinto di avere una gara sulla pista dedicata al fratello, Dante Berthod, consigliere federale: “Era importante ospitare la Coppa Europa; un test event per saggiare la nostra organizzazione, per far conoscere la pista agli atleti, che con il passaparola sono il nostro miglior biglietto da visita. La pista è bellissima, difficile, molto tecnica e spettacolare e, per certo, gli atleti si esaltano quando possono sciare su pendii di questo tipo". “Non credo siamo obbligato a rincorrere la Coppa del Mondo a tutti i costi – ha argomentato Aurelio Marguerettaz – e alla base di tutto presumo ci siamo stati malintesi, incomprensioni e fors’anche ambiguità. Seguendo la politica dell’attuale giunta, ogni evento deve essere pensato a 360° e interessare non solo lo sport, ma l’aspetto promozionale e turistico; è necessario fare un calcolo di costi e benefici. Ci incontreremo ancora, fissando un obiettivo, un traguardo fisso, preciso, che non potrà essere spostato in avanti a piacimento”.

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