La legge e’ uguale per tutti?

A Kitzbuehel nevica, la mitica Streif è in condizioni impraticabili. Non si vede nulla, dopo pochi metri la maschera degli atleti è coperta di fiocchi di neve che poi diventano acqua. La discesa dell’apripista con telecamera lo ha fatto vedere charamente. Nessun problema. Si parte lo stesso, si parte da metà, dall’Alte Schneise. Un minuto e dieci di gara su un fondo nevoso messo insieme in qualche modo da un lavoro pazzesco. Ma si tratta di una discesa libera, non di un gigante. Il tracciato sarà anche corto, ma alla fine si viaggia comunque a 130 km/h. Nella nebbia, sotto la neve, con visibilità pessima. È scandaloso che la FIS permetta una cosa del genere. Si discute di qualche metro di differenza nel raggio di curva degli sci da gigante, si cercano soluzioni per aumentare la sicurezza e poi si mandano in pista gli atleti in condizioni del genere. Perché siamo in Austria, siamo a Kitzbuehel, la discesa libera si deve fare. Questione di soldi, tantissimi soldi. Una decisione assurda, che si somma allo spadroneggiante atteggiamento dell’Austria che ormai da un po’ di tempo si vede nel Circo Bianco. L’ultimo esempio è la mancata punizione dell’allenatore Gstrein ‘pizzicato’ a limare un salto a Wengen con una pala, preceduto da qualche giorno dal’ingresso in pista ad Adelboden di una vera e propria squadra di lisciatori prima della partenza di Hirscher, proprio come succede nelle gare dei bambini. Perché tutto questo è consentito all’Austria? Ma stiamo scherzando? I nostri inviati a Kitz continueranno ad aggiornarvi su cosa sta succedendo in gara, ma tutto questo non ci piace. Vabbè, the show must go on…

Altre news

Zermatt chiude alle Nazionali, ma a rimetterci veramente solo gli svizzeri

Ci avete tolto la Coppa del Mondo, bene non daremo la possibilità di allenarvi in ghiacciaio. Questa in estrema sintesi la decisione del direttivo della Zermatt Bergbahnen. Nella prossima estate solo le squadre di sci d’élite, insomma le Nazionali,...

Calendari di Coppa del Mondo, a che punto siamo?

Sui calendari di Coppa del Mondo tanto si è detto in queste ultime stagioni. Dalle lettere aperte degli atleti, sino alla recente proposta (Change the Course) della federazione norvegese di dividere la stagioni in blocchi geografici, spostando l’avvio della...

Race Future Club, Scolari ai club: «Osserviamo anche gli altri, la scuola italiana non è sempre sinonimo di perfezione»

Si è chiusa a Cortina d'Ampezzo la terza edizione di Race Future Club, l'iniziativa di Race Ski Magazine che premia i migliori Children italiani quest'anno in collaborazione con Fondazione Cortina. Questa volta da 20 atleti il passaggio a 24,...

Race Future Club, Longo ai ragazzi: «Conta vincere, ma siate sempre umili per continuare a crescere»

«Ci tenevamo tanto a ricordare Elena Fanchini e così abbiamo deciso di dedicarle i nostri uffici ed una sala in particolare. Siamo orgogliosi di questo», fa sapere Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina e vice presidente vicario Fisi, mentre...