Kuehtai comanda una ritrovata Shiffrin. Brignone ottava

Sono in 15 in un secondo e mezzo. Sette azzurre qualificate, ma…

Un gigante strano il quarto della stagione, ultimo prima dei Mondiali, da interpretare tatticamente, sia sul ripido iniziale, che nel tratto dei ‘dossi’, in mezzo al tracciato, più veloce nella parte conclusiva. L’esordio di Kühtai in Coppa del Mondo regala un tracciato comunque difficile, che non esalta troppo, forse, la tecnicità delle atlete, in ogni caso non semplice. 

GARA – Guida una Mikaela Shiffrin ritrovata, dopo aver saltato, saggiamente, le prove veloci in Val d’Isere, inizialmente previste (almeno il superG) nel suo programma. Ha ritrovato la sua sciata leggera, morbida, fluida, e soprattutto ha sciato con ‘testa’ sul ripidissimo muro iniziale, per poi lavorare perfettamente i dossi disseminati sul resto del tracciato, e chiudere infine con il tempo di 1’08’’16. Ma è tutto aperto, perché le trenta qualificate alla seconda manche sono racchiuse in meno di due secondi. 

PODIO VIRTUALE – Dopo l’americana, ecco la conferma per Sara Hector, già seconda  ad Aare, dotata di un grande ‘piede’ nelle parti più facili, un po’ pasticciona in alto, dove il ripido però consente di recuperare anche errori gravi, e poi invece bravissima dal primo dosso in giù, capace anche di recuperare centesimi a Shiffrin. Terza Fenninger, nel ‘suo’ giorno, 28 dicembre, a 0’’39, quindi, Brem, la leader di specialità, quarta, quinta una Weirather a suo agio come Hector su una pista veloce nel tratto centrale/finale, esattamente come Gisin (sesta) e Goergl (settima).  

ITALIA – Bene come quantità (sette azzurre su nove qualificate alla seconda manche), un po’ meno come qualità, visto che solo Federica Brignone è riuscita a entrare tra le prime dieci, ottava a 76 centesimi, sciando benissimo fino a tre/quarti tracciato, e poi perdendo, però, tre decimi di troppo in fondo. Un po’ una costante per tutte le compagne di squadre, più o meno, con buoni intermedi, e poi (non si sa se per stanchezza o altro) con ritardi un po’ troppo pesanti, in fondo. Diciannovesima Nadia Fanchini, 20esima Irene Curtoni, 22esima Moelgg, 23a Marsaglia, 25a Agnelli, alla terza qualifica in gigante alla seconda manche e dopo la botta alla schiena di Arre, quindi comunque brava, trentesima Pichler, in testa alla graduatoria generale e tra le porte larghe in Coppa Europa e, al nono tentativo (sesto in gigante), finalmente in gara anche nella seconda manche in Coppa del Mondo. Lontana dalle 30 Elena Curtoni, dispiace, e molto, per Marta Bassino, scivolata via verso la fine della manche, quando poteva entrare tra le prime dieci: per la 18enne piemontese, è la sesta uscita consecutiva tra Nor-Am Cup, Coppa del Mondo e Coppa Europa, nella speranza davvero di non essere condizionata da questo andamento negativo, perché per il resto tutto il suo talento l’ha messo in mostra proprio oggi. 

SECONDA MANCHE – Nota di merito per Prefontaine e Gut: la prima, canadese, autofinanziatasi, nona con pettorale alto (28); la seconda decima, alla miglior manche stagionale nella disciplina. Brutta caduta per la francese Frasse-Sombet. Seconda manche alle 13.15, disegnata dal tecnico del Liechtenstein, Auderer. Sarà tutta da seguire, in diretta su RaiSport1 ed Eurosport1, in questo caso fin dalle 13.00.   

 

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