Kostelic fa sembrare tutto facile, gli azzurri vanno KO

Prima manche dello slalom dominata dall'atleta croato

Prima manche sotto un cielo coperto ad Adelboden, con il villaggio al parterre molto più vuoto rispetto all’abbuffata record di presenze di ieri, quando sono stati registrati 33.000 spettatori paganti, record storico per questa gara. La prima manche tracciata dal tedesco Widauer si è rivelata molto più insidiosa del previsto, ‘mietendo vittime’ a ripetizione anche tra i big. Il fondo nevoso compatto ma scivoloso, a causa della temperatura ancora abbondantemente sopra lo zero, ha creato qualche grattacapo di troppo, soprattutto sul tratto più ripido del muro del Gisbruni. Un particolare, però: ci si è accorti delle difficoltà solamente dopo la discesa di Ivica Kostelic, perché il croato, partito con il numero uno, è stato perfetto in tutti i tratti della pista, facendo sembrare quasi elementare il tracciato. I distacchi e le uscite di pista parlano chiaro: l’unico che ha tenuto botta è stato Marcel Hirscher, grazie alla sua rapidità, ma ‘becca’ già otto decimi. Terzo è Pranger a 1.34, poi si passa ad Andre Myhrer, quarto a 1.50, quindi Janyk, Hargin e i sorprendenti Gini e Larsson. Per gli italiani è stata una vera e propria moria: prima Moelgg, poi Razzoli, quindi Deville hanno dovuto alzare bandiera bianca sul muro, Thaler non è mai stato in gara, Innerhofer è uscito con una pista proibitiva (partiva con il 76), Borsotti ha sfiorato la qualifica per tre decimi. L’unico che prenderà il via nella seconda manche sarà Stefano Gross: il fassano, nonostante il pettorale di partenza molto alto, si è inserito in diciassettesima posizione. «In alto ho attaccato, si poteva ancora fare, sul muro ho pensato a limitare i danni». Atteggiamento intelligente quello di ‘Sabo’ che nella seconda potrà puntare a ripetere la bella performance di Zagabria. Per lui sarebbero punti preziosi per migliorare la lista di partenza, visto che anche oggi è partito con il pettorale 52. Seconda manche alle ore 13.30 sul tracciato del francese David Chastan.

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