Italia del gigante, timida reazione

Scoppia il caso Ploner per incomprensioni sulla convocazione iridata

Un pò meglio. L’Italia del gigante ha mostrato oggi le unghie. Ha fatto vedere segnali di risveglio, seppur timidi, a tratti, a singhiozzo. Nella prima manche Simoncelli e Moelgg, nella seconda Blardone. Qualcosa si muove. Dopo le ultime gare anche il direttore tecnico Claudio Ravetto tira un sospiro di sollievo: "A tratti ho visto il giusto atteggiamento, ma ancora solo a pezzi però. Peccato nella seconda Manfred Moelgg, settimo al traguardo, anche se alla fine conquista il miglior risultato della stagione fra le ‘porte larghe’ del gigante. Davide Simoncelli si è perso retrocedendo dal sesto al ventiseiesimo posto, ma nella seconda parte della prima manche è stato lucido e reattivo. Massimiliano Blardone, decimo al traguardo, invece ha fatto meglio la seconda, ma complessivamente prende pochi rischi, è poco deciso". Poi in classifica c’è Alexander Ploner sedicesimo. Gli abbiamo chiesto se davvero avesse deciso per questo finale di stagione di allenarsi da solo. ‘Ploni’ a dire la verità pone l’accento su un’altra questione: "Ho avuto delle discussione dopo Hinterstoder, se quasi non mi facevo avanti io non mi dicevano nemmeno che dovevo rimanere a casa. Ci sono rimasto male per i modi dell’esclusione dai Mondiali. Il regolamento non diceva che andava un giovane a Garmisch ma solo a parità di risultati?". In classifica ci sono poi Michael Gufler ventesimo e Florian Eisath ventritreesimo. Già, timido risveglio.
 

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