Valtournenche Live – Vince Staalnacke su Pichler; 8a Cillara, 11a Fiorano
Nebbia e neve mista ad acqua non hanno fermato Valtournenche e un’organizzazione davvero impeccabile, che ha fatto tutto il possibile per permettere il regolare svolgimento di una gara (recupero di quella annullata a Courchevel) alla fine bella e avvincente nonostante le condizioni tutt’altro che semplici, soprattutto nella seconda manche. Complimenti a tutti.
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IL RACCONTO – Andiamo con ordine. Nel terzo gigante (e settima prova complessiva) del circuito di Coppa Europa femminile 2014-2015, a Valtournenche, in Val d’Aosta, si è imposta la svedese Ylva Staalnacke, seconda dopo la prima manche, con il tempo complessivo di 2’06”72, davanti alla nostra Karoline Pichler, in rimonta di quattro posizioni e al terzo podio consecutivo in altrettante gare nella disciplina. Si conferma lei la n.1 in Europa, in questo momento. Terza l’austriaca Ricarda Haaser a 22 centesimi, molto più staccate tutte le altre. Ma l’Italia c’è, eccome: nella seconda manche Valentina Cillara Rossi, genovese, classe ’94, rimonta sei posizioni e da 14esima finisce 8a, suo miglior risultato in Coppa Europa. Bravissima anche la simpatica valdostana Jasmine Fiorano, che dopo due anni di stop per infortuni continua a mostrare la sua classe mai dimenticata e ad abbassare i pettorali: trentesima dopo la prima run con un numero superiore al 40, Fiorano sfrutta al meglio l’occasione, pur partendo con nebbia e acqua, forse nella situazione peggiore in assoluto, e si piazza addirittura 11esima, nettamente ‘best’ personale nel Circuito Continentale, in cui, ricordiamolo, ha appena esordito a dicembre, in Norvegia. Prime sette gare della carriera in Coppa Europa (tre giganti e quattro slalom), tutte con pettorali alti, cinque volte a punti. Davvero complimenti. Venticinquesime, e dunque a punti anche loro, Verena Gasslitter e Anna Hofer. Così le altre quattordici azzurre in gara: trentaduesima Lisa Magdalena Agerer, trentaquattresima Roberta Midali, ritirate nella seconda manche oltre a Bassino, Miriam Kirchler, Michela Speranzoni, Jole Galli e Roberta Melesi, non qualificate per la seconda manche Martina Perruchon, Laura Pirovano, Anna Damia, Tatiana Nogler Kostner e Maria Nairz, ritirate nella prima manche Federica Sosio, Nicole Delago e Sabrina Fanchini.
GARA – Prova tutta da raccontare, sulla pista Emile Noussan che è stata ‘trasformata’ al meglio, per quanto era possibile. Giorni di lavoro con acqua e sale per indurire il manto, operazione riuscita, prima che le ultime nevicate scaldassero un po’ la neve in superficie. In ogni caso, il fondo è rimasto duro e più di così davvero non era umano. La prima manche si è svolta in buone condizioni di visibilità, pur senza sole, con oltre ottanta atlete in partenza. Al parterre pochi, ma rumorosi tifosi, tra cui la mamma di Marta Bassino, e poi… un ottimo speaker, bravo comunque a informare sull’andamento della gara con brio e simpatia. Venti atlete italiane in partenza, su un tracciato abbastanza regolare, con piano iniziale e finale e un buon muretto centrale e una ‘lunga’ da interpretare bene nella parte alta. Al termine della prima prova ecco 15 ragazze in poco più di un secondo, tra cui Bassino (5a), Pichler (6a) con errore sul piano, e Cillara Rossi (14a). Non mancano alcune protagoniste di Coppa del Mondo di buon livello, come le francesi Bertrand e Barthet, la svizzera Michelle Gisin, le svedesi Eklund e Swenn-Larsson, l’austriaca Thalmann e altre ancora.
SECONDA MANCHE – Tra prima e seconda manche le condizioni, come previsto per altro, cambiano radicalmente: arrivano nebbia, soprattutto, e parecchia neve mista ad acqua, che non aiuta le atlete in pista. Si vede pochissimo, serve coraggio e un pizzico di fortuna. Jasmine Fiorano è bravissima a buttarsi senza paura per prima nel tracciato, la visibilità migliora solo nella parte finale. La valdostana si piazzerà al comando e tra uscite ed errori, andrà a recuperare ben 19 posizioni, ex aequo, alla fine, con la svedese Eklund. Ma davvero encomiabili sono tutte le italiane in gara nella seconda prova, italiane che rimontano alla grande, tranne Marta Bassino, fuori, tradita da un dosso nella parte alta del tracciato. Peccato, si rifarà domani. Quando scendono le migliori dieci, la visibilità migliora leggermente sul muro centrale. Karoline Pichler, sesta a circa 4 decimi, sfodera una di quelle sue manche all’attacco, ci prova dall’inizio alla fine, forse lascia qualcosa ancora sul piano finale (dove aveva sbagliato nel corso della prima manche), ma alla fine realizza una grande prova. Solo la svedese Staalnacke le resta davanti. Con un piccolo giallo, visto che inizialmente il tempo dell’italiana, sul cronometro, era migliore della svedese, poi corretto. Per soli 3 centesimi, l’altoatesina finisce seconda, ma conservando alla grande il pettorale giallo di leader della specialità: due primi e un secondo posto in tre gare tra le porte larghe, difficile pensare di fare meglio in apertura di stagione.
BIS – Domani si replica, ore 10.15 prima manche, ore 13.00 seconda, con previsioni che danno sole e cielo senza nuvole.