I gigantisti preparano Adelboden a Champorcher

Simoncelli: "Sto lavorando per tornare al top"

Secondo giorno di lavoro sulle nevi valdostane di Champorcher per i gigantisti azzurri che saranno in gara sabato ad Adelboden. Un training in ottime condizioni su una pista sapientemente ‘barrata’ dallo staff tecnico, che ha raggiunto la località valdostana un giorno prima dei ragazzi per lavorare il pendio e renderlo duro e mosso come le onde di ‘vetro’ del Kuonisbergli. Al via dieci azzurri nel gigante bernese: Max Blardone, Davide Simoncelli, Alexander Ploner, Florian Eisath, Michael Gufler, Giovanni Borsotti, Christof Innerhofer, Peter Fill, Adam Peraudo e Manfred Moelgg che questa mattina si è allenato a Ravascletto con gli slalomisti in vista dello slalom di giovedì a Zagabria. L’anno scorso ad Adelboden una fitta coltre di nebbia non ha reso possibile lo svolgimento della seconda manche. In testa c’era Simoncelli, davvero sfortunato, come ad ottobre a Soelden dove era terzo. Il poliziotto di Rovereto fa una prima analisi dopo tre giganti, 14° a Beaver Creek, 7° in Val d’Isere e 10° in Alta Badia: "Questa stagione per il momento non sono sciolto e fluido come l’anno passato. Soffro ancora un po’ per la schiena, e anche il ginocchio a volte fa le bizze. Io sono uno che vuole risposte sicure dall’allenamento, ma quest’inverno il training non è così performante. Non è una questione di condizioni, lo staff tecnico è sempre solerte nell’offrirci ottime opportunità per lavorare, ma sono io che non riesco ad essere efficace. Non è un problema di materiali, e un problema legato alla forma fisica non brillantissima e al fatto che inconsapevolmente scio troppo rigido, contratto. L’anno scorso mi veniva tutto più facile, quest’anno un po’ meno. Sto lavorando per risolvere questo problema".

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