Marcel Hirscher si presenta in sala stampa nell’hotel-centro congressi Kompas nel cuore di Kranjska Gora con l’autorità di un vincente navigato. Ha stoffa da vendere il ventunenne austriaco del salisburghese: sullo sci lo sapevamo già, ma anche al microfono è uno che ha le idee chiare e le espone in un inglese eccellente, anche perché la mamma è olandese. “Così si scia, sono davvero entusiasta. Durante la ricognizione ho pensato alla classifica di specialità, ma in partenza mi sono detto che questi sono conti che si fanno a fine gara. Allora ho deciso di tirare al massimo perché questo pista è davvero adatta alle mie caratteristiche”. Hirscher viene dallo slalom, adesso va forte quasi più in gigante. “Questa è la seconda vittoria in Coppa del Mondo, dopo Val d’Isère a dicembre eccomi qua a Kranjska Gora. Due gare simili, in particolare come tracciatura, anche se quella in Francia era meno ritmica, questa da attaccare di più. Fra gigante e slalom? Non scelgo, mi piacciono entrambe e voglio vincere in tutte e due le specialità. Tuttavia il mio obiettivo principe per il futuro si chiama Coppa del Mondo assoluta. Credo che con le discipline tecniche, supercombinata e superG possa a riuscire entro cinque anni a conquistarla. La discesa? Quella no, bastano le altre quattro discipline e poi con i miei 73 kg in libera non andrei molto lontano”.