Hirscher doma il Chuenisbargli. Blardone terzo

Live – Hirscher, Raich, Blardone e Ligety raccolti in 14 centesimi

Ancora una volta Marcel Hirscher: il ventitreenne austriaco coglie ad Adelboden il quarto successo della stagione, il secondo in gigante. Dopo avere chiuso in testa la prima manche è riuscito a difendere con le ‘unghie’ la leadership provvisoria, nonostante il grande recupero del compagno di squadra Benjamin Raich, di Massimiliano Blardone, che chiude ottimo terzo, e dell’americano Ted Ligety. I primi quattro finiscono in 14 centesimi, a seguire gli altri. Una gara davvero tirata, dove i tratti ripidi, in particolare il muro finale, permettevano di fare la differenza. Hirscher è riuscito a resistere agli avversari, vincendo non solo con le gambe, ma anche con la testa. È riuscito a sfidare la forza centrifuga su quelle terribili placche di ghiaccio del muro finale, dove le gambe sbattevano e i muscoli bruciavano dal dolore. Non è stata solo una vittoria tecnica, ma un successo ottenuto grazie a una concentrazione e una lucidità incredibili. Gli altri hanno commesso sbavature o errori più grossolani. Hirscher, no. Blardone prima di affacciarsi sul terribile muro del Chuenisbargli, non era da podio. Poi l’ossolanoè stato protagonista del solito recupero, come nella prima manche: il ripido, ancor più se ghiacciato, è il suo ‘pane’ ed è riscito a disegnare le giuste linee per riportarsi avanti e poi chiudere sul podio a solo un decimo da Hirscher. La vittoria della Badia non era un caso isolato: Max è tornato, è lui ancora una volta il punto di riferimento per le ‘porte larghe’. Quinto il francese Cyprien Richard e sesto l’austriaco Romed Baumann. Poi al settimo posto un magico Pinturault: Alexis recupera dieci posizioni e, senza quell’errore grossolano nella prima manche, poteva essere almeno sul podio. Quando sbaglierà meno il giovane savoiardo vincerà, è lui il futuro. Poi ancora Francia con Thomas Fanara e Steve Missillier. Ottimo undicesimo un regolare e solido Giovanni Borsotti, poi Davide Simoncelli che conferma la tredicesima piazza della prima manche. Manfred Moelgg recupera qualche posizione e chiude diciannovesimo, infine Mattia Casse bravissimo al ventiduesimo posto, miglior risultato in gigante. A seguire Michael Gufler e Florian Eisath. Oltre a Blardone, l’Italia del gigante oggi dà buoni segnali.
 

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