Werner testa Head allo Stelvio: "Mapei? Peccato averla persa"
Bormio, sveglia alle 5, e via verso il Passo dello Stelvio e quindi alla volta del Trincerone sulla strada ‘lunare’ che sale alla stazione intermedia della funivia. Alle 6 c’è la funivia per il Livrio. Ci salgono solo le squadre azzurre junior, per sci club, allievi del corso allenatori e turisti si sale alle 7.30. Arriviamo ai piedi del ghiacciaio, e in pista sul Geister scorgiamo Werner Heel in azione. L’azzurro soggiorna in quota al Livrio e alle 5.30 era già in motoslitta. C’è il sole, la neve è decisamente dura, non fa freddo: cosa si vuole di più? Ottime condizioni insomma per il ‘jet’ della Val Passiria, che è intento a testare sci da discesa. E’ venuto da solo, con lui il responsabile Gianluca Rulfi, Christian Corradino e lo skiman Thomas Tuti. Werner ‘gira’ fino alle 8.30, poi ancora un ora abbondante sul ghiacciaio. Domani ancora test. “Sto scegliendo gli sci da portare a fine agosto in Argentina. Un lavoro senz’altro positivo, buone le condizioni e con Head mi trovo davvero bene”. Heel lavora sodo in queste settimane: “Tanta atletica, supportato da Vittorio Micotti che sale in Val Passiria ha verificare il lavoro. A Les 2 Alpes abbiamo lavorato molto bene, e questi test allo Stelvio sono sicuramente utili”. Heel è carico, e pensa positivo: “Due anni fa secondo nella Coppa del Mondo di superG, l’anno scorso terzo in discesa. Già dalla prossima stagione l’obiettivo è vincere la Coppa del Mondo di discesa. Sono determinato, ho voglia di migliorare, non mi spaventa la concorrenza, anzi è uno stimolo in più”. Tutto bene, o quasi. Torna il ‘tormentone’ dei test atletici. “Non abbiamo fatto nulla, nemmeno i test di ingresso. E’ un vero peccato che la Federazione non collabori più con il centro Mapei”. Werner cambia gli sci e risale il Geister con la motoslitta guidata da Tuti. Ultimo giro. Poi campo libero con gli sci da gigante insieme a Gianluca Rulfi.