Hector, miracolo a Kuehtai. Azzurre lontane

Prima vittoria in Coppa per la svedese. Podio per Fenninger e Shiffrin

Tracciato nuovo, nome inatteso che sboccia. Non una sorpresa totale, comunque. A Kühtai, Tirolo, Austria, sulla pista Hohe Mut che mai aveva ospitato prima di oggi gare di Coppa Europa o Coppa del Mondo, ecco il ritorno clamoroso di un talento precoce (oro iridato jr tra le porte larghe nel 2011, argento l’anno seguente), che sembrava perso, e invece nel giro di due gare è esploso completamente. A 22 anni Sara Hector, svedese, classe ’92, mai sul podio tra le grandi del Circo Bianco fino a quindici giorni fa, si è presa la prima vittoria in Coppa sfruttando soprattutto i dossi della parte centrale e l’ultimo muretto per beffare l’austriaca Fenninger (seconda a nove centesimi) e l’americana Shiffrin, al comando dopo la prima manche, terza a 0’’18.  

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GARA – Una prova splendida della svedese, una gara comunque bella su una pista che non ha però convinto in pieno, perché forse non esalta a sufficienza il talento tecnico delle varie atlete. Senza nulla togliere alle migliori, sia chiaro. Ma ‘soffoca’ un po’ la sciata. Pendenza tremenda in avvio, poi tanti dossi con altri due punti ripidi, seppur brevi. E una discreta velocità nella seconda parte del tracciato. Il disegno di Auderer (Liechtenstein) non ha cambiato molto le cose nella seconda manche, anche se poi le rimonte non sono mancate, tutt’altro: ecco il nuovo che avanza, la sciata giovane che ha la meglio su quella classica, con Mowinckel (5a), Prefontaine (6a), Baud (9a), Agnelli (17a) e Pichler (23a, prima volta a punti tra ‘le grandi’) al miglior risultato della carriera. Non può essere un caso. Nota di merito, ancora una volta, per Eva-Maria Brem, quarta, che da sette giganti consecutivi, a cavallo di due stagioni, non esce dalle prime quattro della classifica finale, e mantiene saldamente il pettorale rosso di leader della specialità. Fenninger non vince più il… 28 dicembre, come accaduto dal 2011 al 2014, tra Lienz e Semmering, ma conferma comunque il 2° posto del superG in Val d’Isere, in un’altra disciplina, e rosicchia 44 punti a una buona Tina Maze, comunque 7a e in rimonta di sei posizioni. Pensate che Baud era 27esima dopo la run iniziale, Prefontaine nona e Mowinckel 14esima! Tutte le azzurre hanno guadagnato posizioni nella seconda manche tranne le ultime due, Francesca Marsaglia e Federica Brignone. 

ITALIA – A proposito. Sette atlete (su nove in partenza) qualificate alla seconda manche e sei a punti, alla fine, per la squadra di Livio Magoni: buon risultato se guardiamo la quantità, la realtà è che siamo delusi, perché ci aspettavamo molto di più da tutte; resta il bicchiere mezzo pieno per Agnelli e Pichler per i motivi di cui sopra. Federica Brignone purtroppo ha sbagliato subito, e pesantemente, sul muro, nella seconda manche, compromettendo tutta la prova. Quanto meno, è rimasta in gara, portando a casa qualche punticino. Un peccato. Così come per l’uscita di Bassino (prima manche) e Nadia Fanchini, che nella seconda ha provato a utilizzare un modello di sci più rigido, sfruttandolo però poco dato l’errore precoce. Per il resto, Irene Curtoni si è assestata sulle posizioni di Soelden e Aspen, ma può fare molto di più, anche se ci è sembrata sciare meglio e con un più fiducia. Le indicazioni che arrivano dal Tirolo prima dei Mondiali di Vail, in ottica prova tra le porte larghe (12 febbraio 2015), non sono incoraggianti, no, ma c’è un mese e mezzo di tempo per gareggiare magari in Coppa Europa, trovare feeling, allenarsi e crederci. Nulla è perduto, per carità. Ma il bilancio dopo quattro giganti in Coppa del Mondo, nonostante il podio di Federica Brignone ad Aspen e una squadra potenzialmente molto forte, per noi vale… un bicchiere mezzo vuoto.

RAPID GATES – Domani slalom, stessa pista, con partenza prima del secondo muretto (ore 10 prima manche, ore 13 seconda). Sei azzurre in gara, Costazza, Moelgg, Irene Curtoni, Brignone, Pardeller e Agnelli. Serve il riscatto. Immediato. In bocca al lupo.     

 

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