D-air: procedono a pieno ritmo i test dell’airbag

Kitz live – Ghedina ha fatto esplodere un prototipo del ‘pallone’ Dainese

«Siamo più avanti di quanto si possa pensare per la ricerca dell’algoritmo che consente l’apertura dell’airbag nel momento giusto, quando lo sciatore ha definitivamente perso il controllo della situazione e non può fare più niente per evitare la caduta» ha detto oggi a Kitzbuehel il Race director delle gare maschili FIS Guenther Hujara. L’occasione è stata la conferenza stampa indetta da Dainese e dalla FIS per presentare lo stato di avanzamento degli studi per la realizzazione di un airbag (D-air) per gli sciatori partendo dalle esperienze nel campo del motociclismo. Alla presentazione hanno partecipato anche Aksel Lund Svindal e Werner Heel. Durante la pima parte dell’inverno 16 atleti hanno utilizzato 12 piattaforme inerziali con tre accelerometri, tre giroscopi e un gps e questo ha permesso di ricavare dati molto utili da ben 70 discese per arrivare alla definizione dell’algoritmo. Naturalmente saranno necessari altri test, ma la strada è quella giusta. Durante la conferenza è stato presentato un prototipo dell’airbag che è stato poi indossato da Kristian Ghedina e fatto esplodere. L’apertura è prevista in circa 40 millisecondi e la massima protezione avviene dopo 100 millisecondi. Per i primi prototipi Dainese pensa a un prodotto poco invasivo, ‘tarato’ per aprirsi nelle situazioni estreme e la forma è stata studiata in modo da non fare perdere il controllo allo sciatore in caso di apertura. Aksel Lund Svindal, che ha provato a indossare il prototipo a Bormio (non in gara, ma giusto per valutare l’ergonomia) ha detto che la vestibilità sembra buona. Il focus ora è sul sistema di inizione del gas (a freddo) che determinerà l’apertura, per renderlo sempre meno pesante e ingombrante. Nel primo prototipo si tratta di una piccola bomboletta inserita su un lato. Sia il sietema a gas che la parte elettronica sono all’interno del back protector. Il lavoro di Dainese nel 2012 e 2013 si concentrerà ancora sulla raccolta dati e sulla realizzazione di prototipi migliori, con l’obiettivo di utilizzare i primi esemplari a Sochi 2014.

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