Crans Montana, il commento tecnico del primo superG

Capolavoro Cuche. A Crans Montana, l’atleta elvetico si aggiudica il primo dei due super g in programma. Una prestazione esemplare, frutto di un’interpretazione del tracciato con grande sensibilità e scorrevolezza. Sceso con il pettorale numero venti, in una giornata primaverile dove la neve non ha retto ai passaggi ed ha messo in seria difficoltà i big, Didier ha saputo disegnare le traiettorie ideali, nonostante i segni. Abile a trovare l’appoggio sugli spigoli a inizio curva nei momenti ideali, non subisce le buche come altri. E’ veloce, scorrevole ed estremamente stabile. Mai un cedimento verso il basso con gli arti inferiori. Il busto è fermo e gestisce al meglio le enormi forze che si creano in curva. Il successo lo costruisce soprattutto nel tratto finale dove recupera su Jan Hudec, secondo a fine gara e stupefacente nel rendimento quest’anno. L’atleta canadese sfrutta il numero sei e si può concedere alcuni errori di linea che però non paga grazie ad un fondo ancora liscio. Velocissimo nel tratto iniziale, gestisce poi bene la gara fino al traguardo, rimanendo in testa alla classifica fino appunto alla discesa di Cuche. Terzo posto per un altro veterano, Benjamin Raich. Il fuoriclasse austriaco ritrova le ottime sensazioni che a sprazzi ha fatto rivedere quest’inverno. In alcuni passaggi è un po’ irruento e sembra perdere velocità, ma di fatto non perde molto e compie anch’egli un mezzo capolavoro, considerato il pettorale numero ventuno. Un bellissimo super g, molto ondulato, ricco di salti e passaggi resi complicati dal fatto che al contrario della discesa libera, non sono stati potuti provare prima. Una classifica corta dove si comportano bene gli azzurri Christof Innerhofer e Peter Fill. Il primo chiude al sesto posto e può solo recriminare sui tratti più pianeggianti dove accusa gran parte del suo ritardo. Peter invece scia da podio, ma un grave errore sul saltone a metà percorso lo relega al sedicesimo posto. Rimane la consapevolezza per Peter di aver lottato ai livelli dei primi. Domani si replica nella stessa disciplina.

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